Da Agnone, il vicesindaco Maurizio Cacciavillani lancia l’idea della fusione del comune della cittadina alto molisana con i comuni più vicini: Poggio Sannita e Belmonte del Sannio. Un’iniziativa ponderata, che l’amministratore ha intenzione di abbracciare in pieno, nell’ottica del rilancio delle aree interne. La proposta è rivolta ai due paesi che circondano Agnone perché considerati come i più simili e i più legati per quanto riguarda i rapporti socio-economici. Sono infatti tanti gli abitanti dei due centri che lavorano nella cittadina e che si recano ad Agnone per svolgere servizi o per uscire con gli amici. La comunità, dunque, è già integrata. Da questo presupposto nasce l’idea di intraprendere la strada della fusione, di cominciare a parlarne, per poi giungere – una volta che la proposta sarà condivisa – alla promulgazione di un referendum che vedrà i cittadini dei tre paesi protagonisti della riorganizzazione territoriale. A favore dell’iniziativa ci sono normative e benefici dal punto di vista economico, come i maggiori trasferimenti erariali da parte dello Stato.

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