Direttivo associazione Tradizioni e Sviliuppo Agnone

Vincenzo Scarano, Giacomo Crolla, Lorenzo Di Pasquo

La scuola come riferimento sociale per lo sviluppo e la crescita del territorio dell’area interna dell’Alto e Medio  Sannio (la zona territoriale che ruota intorno alle città di Agnone, Frosolone e Trivento). È questa la sfida lanciata dall’associazione “Tradizioni e Sviluppo” di Agnone – un gruppo coeso di professionisti ed imprenditori con l’obiettivo di migliorare e potenziare i servizi del territorio, a partire dalla cultura e dall’identità locale – che chiama a raccolta lunedì 30 giugno 2014, al Teatro Italo Argentino di Agnone, tutte le forze attive dell’area per creare una concreta e nuova progettualità condivisa.

“Dalle parole bisogna passare ai fatti. L’area interna dell’Alto e Medio Sannio per rinascere ha bisogno di creare le condizioni per uno sviluppo integrato di servizi ed opportunità – spiega l’associazione guidata da Giacomo Crolla, Vincenzo Scarano e Lorenzo Di Pasquo – attraverso la capacità di fare rete, porre le basi per una nuova cultura funzionale alle esigenze del territorio e le sue disparate potenzialità. Il mantra da seguire è la scuola, il luogo dove si formano le nuove generazioni e il posto in cui nascono esperienze e dove vanno stimolate attività extrascolastiche creando i presupposti per migliorare la vita sul territorio, dare nuova linfa ad iniziative e servizi. Mettendo la scuola al centro della vita sociale si deve innescare un circolo virtuoso da cui i più disparati settori del territorio e le persone che hanno scelto di viverci possono trarre beneficio”.

L’intento dell’appuntamento del 30 giugno, a cui sono invitati tutti i cittadini, rappresentanti del mondo della scuola, amministratori, professionisti ed imprenditori di differenti categorie, è quello di partire dall’analisi della realtà scolastica attuale e del rapporto della scuola con il territorio, per delineare insieme – attraverso proposte davvero concrete – nuove prospettive efficaci per cambiare l’imminente futuro dell’area, tracciandone in modo pratico lo sviluppo socio-economico.

“Come può la scuola cambiare le sorti del territorio?” Questa la domanda da cui parte il confronto e la consapevolezza che attraverso “la collaborazione e le idee non solo di chi è già dentro l’istituzione scolastica, ma anche del mondo produttivo, sociale ed imprenditoriale che è apparentemente fuori dalla scuola, si può costruire la base di un nuovo futuro”. L’iniziativa è dunque finalizzata a supportare l’istituzione scolastica per sviluppare nuovi percorsi che inneschino un sistema valido di servizi, che – a prescindere dall’aggiudicazione o meno del “progetto prototipo” sulle aree interne (relativo alla programmazione europea 2014 – 2020) -, invertano la rotta dello spopolamento. “Nuovi servizi per la scuola – sottolinea l’associazione Tradizioni e Sviluppo – significano una rete di trasporti più efficace (integrando mezzi su gomma e treno), la possibilità per i genitori di vivere al meglio le opportunità offerte dal territorio, la capacità di sfruttare le grandi potenzialità ambientali e culturali esistenti (dall’agroalimentare all’artigianato, dalla zootecnia alla natura, turismo e archeologia, sport invernali, …) e valorizzare i punti di forza del territorio che lo identificano e distinguono da altre aree. Il potenziale c’è, basta unire gli intenti e progettare insieme. Il convegno al Teatro Italo Argentino, infatti, non sarà solo un incontro per analizzare e riflettere, ma soprattutto per proporre ed interagire”.

 

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