La bomba mediatica esplode subito dopo le 12 di ieri quando l’Asrem rende noto l’esito dei tamponi effettuati ad ospiti e personale della casa di riposo di Agnone, struttura, nella quale, solo 24 ore prima si era registrato il primo caso di coronavirus. I risultati, confermati dal direttore generale dell’Azienda sanitaria regionale, Oreste Florenzano (nella foto), parlano di 22 contagiati su un centinaio di tamponi processati. È così che il mito dell’isola felice crolla e getta nel panico l’intera popolazione e un territorio vergine al contagio solo fino a due giorni fa.
«Proseguiamo con le indagini e al contempo monitoreremo lo stato di salute delle persone colpite dall’influenza che se avranno bisogno di ricovero saranno trasferite a Campobasso, altrimenti, con tutte le cautele del casi, resteranno ad Agnone dove separeremo i negativi dai positivi come fatto a Larino», le parole di Florenzano.
La notizia nel frattempo raggiunge il commissario prefettizio in Comune, Giuseppina Ferri, che dirama una nota stampa. «All’esito dei tamponi abbiamo immediatamente convocato il Coc e d’intesa con l’Asrem si è stabilito di procedere con la mappatura epidemiologica di tutti i positivi, i familiari e le persone con cui sono venuti in contatto – scrive la vice prefetto di Isernia, insediatasi a Palazzo San Francesco dopo la caduta del sindaco Lorenzo Marcovechio -. I pazienti sintomatici Covid-19 – aggiunge la Ferri – saranno trasferiti presso il Cardarelli di Campobasso, mentre i pazienti positivi asintomatici resteranno nella casa di riposo sorvegliati e monitorati. Gli ospiti negativi al test saranno presi in carico dall’Asrem e collocati nell’ospedale di Agnone dove verranno predisposti appositi spazi per la gestione sanitaria; gli altri positivi ed i familiari, nonché le persone entrate in contatto a vario titolo con loro, saranno sottoposte a quarantena obbligatoria presso le loro abitazioni. Inoltre, a seguito dell’indagine epidemiologica verranno effettuati ulteriori tamponi. La Prefettura di Isernia e le Forze dell’ordine – conclude la Ferri – seguiranno attentamente lo sviluppo degli eventi».
Obbligo di mascherina ai residenti e quarantena precauzionale alle persone entrate in contatto con gli ospiti della casa di riposo, sono le direttive impartite, tramite un’ordinanza, dal governatore Donato Toma che, insieme al suo staff, segue l’evolversi della vicenda. «Chi contravverrà alle misure imposte dall’ordinanza – rimarca Toma – sarà punito con una sanzione che va dai 300 ai 4mila euro, aumentata fino ad un terzo se la violazione avverrà mediante l’utilizzo di un veicolo».
La denuncia. «La cooperativa che gestisce il centro anziani fa capo alle medesime persone che coordinano le pulizie presso il Caracciolo di Agnone. Ho sollevato il caso al dg dell’Asrem, Oreste Florenzano il quale mi ha risposto di essere al corrente della vicenda». È quanto scrive in un post su facebook il consigliere regionale, Andrea Greco che poi sottolinea: “Siamo un grande popolo. Questo è il momento di dimostrarlo.
Donazione. Un monitor multiparametrico è stato donato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Agnone. L’apparecchio serve a rilevare i parametri vitali (attività cardiaca, pressione arteriosa, respirazione, saturazione in ossigeno, temperatura corporea) del paziente. A compiere il gesto una famiglia del posto che ha preferito mantenere l’anonimato. A loro il grazie di tutto il personale e del dottor Benedetto Potena, responsabile del Pronto Soccorso del “Caracciolo”.

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