Il Caracciolo di Agnone deve restare ospedale di area particolarmente disagiata e deve esserlo di fatto, con i reparti e i servizi che il decreto Balduzzi prevede per strutture del genere. Il Consiglio regionale si è espresso all’unanimità e questa unità di intenti era emersa già nell’incontro che tutti insieme – maggioranza e minoranze – hanno tenuto con alcuni sindaci e amministratori dell’alto Molise.
Sono stati gli stessi amministratori a sottolinearla con soddisfazione dopo il briefing avvenuto nell’Aula consiliare (a distanza di sicurezza), tra gli altri c’erano il sindaco di Carovilli Conti, la sindaca di Belmonte del Sannio Di Primio e il vice sindaco di Vastogirardi D’Aloisio.
La mozione, firmata da tutti i consiglieri (prima firma di Di Lucente), è stata discussa immediatamente dopo la riunione con gli amministratori e impegna il governatore Toma a farsi portavoce delle istanze che il Consiglio regionale esprime sull’ospedale Caracciolo di Agnone presso i tavoli interministeriali (Mef e Salute) e a rappresentarle alla struttura commissariale prima che il programma operativo 2019-2021 venga ufficializzato.
Nel merito, il documento chiede il mantenimento del Caracciolo come presidio di area particolarmente disagiata e di evitare nel Po qualsiasi ridimensionamento e riconversione. Questo a tutela delle aree montane e periferiche dell’alto Molise e dell’alto Vastese «che vivono un costante e permanente disagio dovuto all’oggettiva carenza di una viabilità funzionale e appropriata rispetto alle caratteristiche orografiche del territorio». Inoltre, la mozione chiede di potenziare realmente la day surgery, rafforzare il pronto soccorso e assumere per tutti gli ospedali molisani il personale necessario a coprire i turni e far funzionare i reparti, un punto di primo intervento na Venafro e Larino. Infine, avviare le verifiche tese, fra le altre cose attivarsi presso la Conferenza delle Regioni per vedere riconosciuta la presenza di almeno un Dea di II livello per ogni regione d’Italia.
In apertura dei lavori, il Pd ha ritirato una sua mozione sugli stessi temi. «In una battaglia in favore del territorio e della sanità non è di certo importante “il colore del gatto che acchiappa il topo”. Ecco perché abbiamo deciso di votare tutti quanti insieme», il commento della capogruppo Micaela Fanelli.
Particolarmente soddisfatto, anche perché tra le istanze dei cittadini che protestavano fuori dal Consiglio c’era proprio la tutela del presidio ospedaliero altomolisano, il capogruppo dei 5s Andrea Greco che rimarca come ora il deliberato vada attuato: «L’azienda sanitaria e il direttore generale possono attivarsi per fornire servizi indispensabili e attivabili da subito al Caracciolo. Con una day surgery funzionante potremmo abbattere le liste di attesa di tutto il Molise, abbiamo i professionisti per farlo». Pure lui sottolinea la trasversalità del lavoro e dell’impegno preso: «Dopo essermi impegnato più volte senza aver ricevuto riscontri positivi dalla maggioranza, sono contento di essere riuscito a portare all’attenzione dell’intera l’assise questo argomento centrale per la comunità alto molisana».
Così la presidente della IV commissione Mena Calenda: «Il riconoscimento del Caracciolo come ospedale di area disagiata significherebbe dare dignità a un’area che ha già pagato a caro prezzo in termini di isolamento e di spopolamento. Bisogna potenziare alcuni reparti, ripristinarne degli altri e garantire un punto di primo soccorso operativo 24 ore su 24, in grado di prestare le prime cure in caso di patologie tempo-dipendenti».
Una freccia all’arco della battaglia dell’alto Molise, dunque. Il governatore Toma in Aula ha detto ai sindaci che una bozza del nuovo piano operativo indica il Caracciolo come ospedale di area disagiata per il Caracciolo (mentre la prima ne prevedeva il declassamento a ospedale di comunità), ma non è stato ancora validato dai Ministeri. Per la reale sopravvivenza del presidio, c’è bisogno di un accordo di confine con l’Abruzzo. Anche questo, però, tocca al commissario.
red.pol.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.