Anche l’assessore regionale alla Cultura, Vincenzo Cotugno, ha preso parte alla conferenza dal titolo “Uno sguardo dal tempio – Il sogno di Primavera”, tenutasi domenica scorsa nella sede del Municipio. Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte molti esperti del settore oltre ad appassionati di storia ed archeologia, sono stati resi noti i risultati dell’ultima campagna di scavi portata avanti da un gruppo di archeologi dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, guidati dal professor adriano La Regina, che da anni sta portando avanti studi e ricerche su quello che è stato definito il sito archeologico di epoca Italica più importante dell’Italia meridionale.
«Pietrabbondante è uno dei siti più importanti a livello mondiale che continua a svelare i misteri della civiltà sannita – ha commentato l’assessore Cotugno -. Una lunga campagna di scavi condotta dall’Istituto nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, presieduta da Adriano La Regina, che ha riportato in luce importanti testimonianze del passaggio dal paganesimo al cristianesimo. Pietrabbondante rappresenta uno dei nostri più importanti biglietti da visita per un turismo unico di eccezionale interesse mondiale, oltre a destare profondo interesse scientifico da parte di università e di archeologi provenienti da tutta Europa che in questi anni si sono dedicati alla campagna di scavi tutt’ora in corso. La Regione Molise – ha concluso l’assessore alla Cultura – continuerà a supportare convintamente la ricerca e la valorizzazione di un sito unico al mondo». Secondo quanto emerso dalla conferenza di domenica scorsa, la campagna di scavi recentemente conclusa ha portato in luce importanti reperti che permettono di aggiungere alla storia legata al sito del Tempio Italico elementi di grande interesse. Nel corso degli ultimi scavi le ricerche si sono concentrate sulla parte orientale del sito ed hanno portato alla scoperta di una nuova struttura, databile intorno al IV secolo a.C., una domus romana adiacente al tempio rinvenuto qualche anno fa nella stessa area est. La presenza di mura scoperte ha favorito la ricostruzione della pianta della struttura. Inoltre, durante gli scavi, sono stati ritrovati anche materiali di uso quotidiano che si sono rivelati fondamentali perché indicativi della storia dell’intero sito archeologico, si tratta di coltelli, vasellame ed ossa di animali sacrificati che permettono di aggiungere ulteriori informazioni. Fondamentali anche le tre tipologie di monete rinvenute nel corso della campagna che hanno permesso di individuare tre momenti clou del rapporto tra Roma ed i Popoli Italici: la prima porta inciso il nome Italia ed è rappresentativa della fase di ribellione dei popoli sanniti contro Roma, la seconda risale al periodo delle battaglie con Roma e porta inciso il simbolo della vittoria rappresentato dal Bue, considerato l’animale sacro dei Sanniti, che calpesta la Lupa, icona di Roma. La terza ed ultima moneta risale al periodo successivo alla conquista romana, quando si è instaurata una sorta di collaborazione con Roma, e raffigura una dea capitolina che abbraccia una donna che rappresenta appunto l’Italia. Un sito archeologico di grande importanza per gli esperti del settore, le cui ricerche stanno andando avanti grazie ad una campagna di fondi attivata su Internet dai ragazzi dell’Inasa.
«Gli scavi stanno andando avanti grazie alla volontà di questi ragazzi – ha spiegato il sindaco Tesone – i quali, dopo l’interruzione dei fondi si sono detti intenzionati a proseguire, attivando la campagna fondi aperta a tutti e chiedendo la collaborazione dell’amministrazione comunale che si è subito detta disponibile. Offriamo vitto e alloggio a questi studenti tirocinanti che sono impegnati negli scavi. È stato un vero piacere sentire gli assessori regionali Niro e Cotugno rispondere positivamente al mio appello, dicendosi pronti a collaborare alla campagna di scavi attingendo, per quanto possibile, da fondi regionali. Il sito di Pietrabbondante – ha concluso Tesone – ha sempre rivestito un’importanza a livello internazionale, viste le richieste di tirocinio provenienti anche da università straniere, dopo tutto è innegabile la fama mondiale del professor La Regina, è per questo che studenti provenienti da ogni parte del mondo farebbero di tutto per prendere parte ad un tirocinio con lui».

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