Sostegno alle imprese a fondo perduto, taglio delle tasse, suolo pubblico gratis, risorse a fondo perduto per le nuove imprese e un negozio online del paese. Una pianificazione strategica, articolata in cinque punti, quella stilata dal Comune di San Pietro Avellana, fra i primi in Italia, per la ripartenza delle piccole imprese delle aree interne. E così il piccolo centro montano dell’Alto Molise offre un esempio concreto di ripartenza, ponendosi in prima linea nella ricerca di soluzioni.
«Molte aziende turistiche e ricettive d’Italia hanno consegnato simbolicamente le chiavi ai sindaci dei loro Comuni per raccontare il dramma economico che si sta vivendo e chiedere che si facciano portavoce verso le istituzioni a più alto livello – spiega il primo cittadino di San Pietro Avellana, Francesco Lombardi -. I Comuni sono il primo ente di riferimento per i cittadini. Non possono essere solo un megafono, ma provare a dare soluzioni».
Ma davvero un piccolo centro dell’Alto Molise può rendersi utile, in concreto, per aiutare piccole aziende locali a ripartire? Il sindaco Lombardi ne è convinto e infatti lancia questo piano di sostegno alla piccola e media impresa del Comune di San Pietro Avellana, «nella consapevolezza che bisogna trovare il modo migliore per convivere con il Covid 19 tutelando la salute delle persone». «La fase 2 – aggiunge il sindaco – è un periodo più difficile di quello appena trascorso. Dobbiamo convivere con il virus ma stare molto attenti. Evitare di fare tutto ciò che è superfluo, utilizzare i presidi di protezione individuale e rispettare il distanziamento sociale. Come Comune possiamo dare il nostro sostegno. Speriamo che queste misure vengano replicate e migliorate anche da altri comuni del territorio molisano e d’Italia. Tutti possiamo fare la nostra parte per sostenere la ripartenza».
E San Pietro Avellana diviene così tra i primi comuni in Italia a stilare un piano operativo di sostegno alle imprese, per entrare concretamente e in modo efficace nella fase della ripartenza. «Un piano replicabile, che può essere da spunto per gli altri comuni delle aree interne, dove le attività economiche sono linfa e vita per i piccoli comuni, garanzia per il mantenimento dei servizi essenziali» aggiunge il sindaco. Il Comune di San Pietro Avellana ha attivato una serie di misure pratiche e da subito applicabili per sostenere le imprese del suo territorio e dell’intera comunità. Con una delibera comunale la giunta ha stilato una coraggiosa pianificazione in 5 punti, «per la ripartenza economica e morale». Ed ecco, in sintesi, i cinque punti.
Sostegno alle imprese a fondo perduto: il Comune mette a disposizione proprie risorse per le imprese che a marzo e ad aprile hanno subito la chiusura dell’attività o una sostanziale e forte diminuzione del fatturato. Una misura complementare a quella messa in campo dal governo. Taglio delle tasse: riducendo il più possibile il pagamento delle imposte, come la Tari, le spese idriche, l’Imu e il Tosap, la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche.
«Non si tratta di una rateizzazione o un allungamento dei tempi di pagamento, – precisa il sindaco – ma un vero e proprio abbattimento delle imposte per quanti hanno subito perdite economiche significative». Suolo pubblico gratis: per aiutare le attività turistiche e ricettive, garantendo il distanziamento sociale, l’uso del suolo pubblico comunale per posizionare tavolini all’aperto e gazebo in modo temporaneo sarà gratuito.
«Un modo per aiutare gli operatori turistici a lavorare in estate e recuperare almeno in parte ciò che è stato perso», spiega ancora il primo cittadino. Risorse a fondo perduto per le nuove imprese: un provvedimento indirizzato a dare sostegno all’apertura di nuove attività. Grazie al fondo integrativo dei comuni montani, i nuovi imprenditori avranno risorse a fondo perduto per tutto il 2020. E per finire un negozio online del paese: un’iniziativa innovativa, incentivi allo sviluppo del commercio elettronico. «È in via di realizzazione una piattaforma web, un negozio online del paese di San Pietro Avellana, che metterà in rete, tramite un e-commerce, tutte le attività commerciali che vendono prodotti tipici – aggiunge Lombardi in chiusura -. Con la creazione di un unico brand ed un sito web integrato ad attività di comunicazione affinché sia funzionale ed appetibile sul mercato».

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