La notizia del cluster di Campitello Matese ha generato nelle prime ore dal riscontro da parte di Asrem una vera e propria isteria collettiva. A testimoniarlo è anche un albergatore del posto, Sergio Martone, che ha riferito di essere stato sommerso in poche ore da telefonate di supporto e vicinanza per sapere se fosse coinvolto nel cluster. «Voglio rassicurare tutti, non sono positivo e le mie strutture sono chiuse come previsto – ha detto -. Ringrazio di cuore tutti gli amici che si sono preoccupati ma anche chi per timore di essere stato in contatto con me ha addirittura adottato regime di isolamento. Possono stare tutti tranquilli». L’albergatore di San Massimo però si spinge anche oltre, e alla luce delle vicende che hanno coinvolto Funivie Molise, il Comune e le società interessate alla gestione degli impianti di risalita, ha precisato un aspetto alquanto interessante.
«Sono tre stagioni che arranchiamo, per non parlare di questa ormai andata completamente perduta» ha aggiunto Martone. Al di là dei problemi legati alla pandemia e alle diatribe varie, se non si comincia subito a ragionare sulla programmazione rischiamo anche la prossima. Nessuno sembra preoccuparsi del nostro futuro. La sciovia Del Caprio ha bisogno di interventi manutentivi importanti, per il valore di 1 milione e 200 mila euro. Interventi dalla durata di tre mesi. Se non si programmano rischiamo di non lavorare d’estate e anche il prossimo inverno, col nostro destino che si fa sempre più buio» ha concluso. Nel frattempo pare che sia particolarmente una la struttura alberghiera colpita dal virus e in cui si sono attestati i primi 4 casi di positività.
«L’Asrem sta provvedendo a ricostruire la catena epidemiologica degli eventuali contatti – hanno fatto sapere dall’amministrazione comunale di San Massimo -. Chiediamo pertanto a tutta la comunità sanmassimese di rispettare le norme di sicurezza per il contenimento e la diffusione del Covid-19 – hanno aggiunto -. Prudenza e senso di responsabilità non possono mancare, soprattutto adesso». Mentre si cerca di capire quindi se il contagio sia avvenuto soltanto tra gli addetti ai lavori della struttura coinvolta o se vi fossero anche turisti risultati positivi, si resta in apprensione anche in alta quota. Il Covid sembra non risparmiare davvero nessuno.
R.G.

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