Un viaggio ai primi del Novecento quello pensato per la I edizione del presepe vivente a Campolieto che avrà luogo il 26 dicembre alle ore 17 nella parrocchia di San Michele Arcangelo. Il centro storico si rianima come se il tempo si fosse fermato al 1928: fabbri, calzolai, contadini, sarti, lavandaie, donne operose e un’aristocratica famiglia nel castello baronale aspettano ansiosi il Messia che quest’anno nascerà in un Campolieto vestito di antico, quello dei nonni, del loro mondo, dei loro valori in un simbolico passaggio di consegne ai piccoli, uomini del domani. A dirigere i lavori il giovane parroco Don Giacomo Piermarini e l’oratorio parrocchiale con il supporto delle associazioni e delle attività locali. La prima edizione del presepe vivente di Campolieto diventa un tuffo nella storia, si aprono le porte di un Molise, quello del Novecento italiano con botteghe produttive e borghi affollati da bambini che giocano e uomini e donne intenti alle attività quotidiane.
A rispettare la ricostruzione storica costumi e oggetti reali, conservati al Museo etno-antropologico di Campolieto, e riconsegnati, quella sera, alla vita del paese. Un viaggio da non perdere dunque fra storia, tradizione e spiritualità.

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