All’indomani dell’approvazione del bilancio di previsione 2019-2021 sono arrivate, puntuali, le critiche della minoranza, in particolare quelle del capogruppo pentastellato Roberto Gravina. Ma il motivo del contendere non è tanto il documento contabile, quanto le dichiarazioni del sindaco Antonio Battista nel corso dei lavori del Consiglio sulla questione Terminal bus. Un terreno di scontro con gli esponenti dei 5 stelle praticamente dall’inizio della consiliatura. Il primo cittadino ha infatti dichiarato che «il suo grande rammarico è stato quello di non aver potuto aprire la stazione Terminal bus perché qualcuno – riferendosi ai consiglieri pentastellati – ha interessato l’Anac e quindi tutto si è bloccato».
«Il sindaco mente sapendo di mentire – tuona Gravina – e quanto dico è provato da atti pubblici del Consiglio comunale che tutti possono leggere. Se non fosse così, mi quereli pure. Battista & soci hanno voluto insistere con una procedura viziata per la quale noi avevamo offerto la soluzione, una soluzione che avrebbe messo al riparo l’Ente da ogni problema e avrebbe magari raggiunto lo scopo di aprire il Terminal. Ma niente!
Spero che il presidente Anac Cantone arrivi presto in città e spero che il sindaco Battista ci risparmi parole vuote sul rispetto delle istituzioni, perché oggi, con il suo intervento, è stato lui a mancare di rispetto ad un’Autorità pubblica chiamata Anticorruzione non a caso».
Poi punta il dito contro i capitoli del bilancio: «Ci sarebbe tanto da aggiungere sullo stato dei residui passivi, sull’aumento dell’indebitamento, sull’aumento delle imposte sulla pubblicità per le affissioni (al massimo consentito), sulla Tari e la sua inspiegabile invarianza, sul vertiginoso aumento degli accantonamenti per spese legali – 4milioni per il solo 2019 -, sulla gestione grossolana dell’impiantistica sportiva, ecc. ma sarebbe inutile. Dopo cinque anni ed un mandato in scadenza, dopo un controllo costante dell’operato di questa Amministrazione, non tocca a noi giudicare. Intelligenti pauca».
