Hanno sfondato la porta d’ingresso e si sono introdotti furtivamente nella sede Aipd, unico punto di riferimento in città per i ragazzi con sindrome di Down, in cui vengono realizzate attività volte a favorire l’inclusione e l’autonomia.
Una volta dentro hanno messo a soqquadro i locali alla spasmodica ricerca di denaro o oggetti di valore riuscendo però a sottrarre solo un pc e infine fuggire indisturbati.
Ignobile il colpo messo a segno da ignoti nella notte tra mercoledì e giovedì presso la sede del centro diurno “Casa nostra” dell’Aipd, Associazione persone con sindrome di Down, in via Monte Grappa.
Ieri mattina uno dei vicini ha notato la porta danneggiata e ha subito allertato gli esponenti dell’associazione, accorsi sul posto insieme alla presidente Giovanna Grignoli per verificare l’entità dei danni.
Di fronte all’amara sorpresa hanno subito richiesto l’intervento del 113. Sul posto gli agenti della Squadra Mobile insieme ai colleghi della Polizia Scientifica per i rilievi del caso. Al momento, visto il modus operandi, non si esclude l’ipotesi che, dietro al gesto, si celi lo ‘spettro’ della tossicodipendenza.
Pannelli a terra, scatole svuotate, armadi e cassetti aperti: questa lo scenario che si è presentato davanti agli occhi degli inquirenti che, nel corso degli accertamenti, sono riusciti a rilevare anche delle impronte.
I ladri non si sono fatti scrupoli e dopo aver messo a soqquadro tutte le stanze sono riusciti a trovare un pc di ultima generazione provvisto di visore per la realtà virtuale, utilizzato dai ragazzi dell’associazione per simulare gesti e attività di vita quotidiana, come imparare ad attraversare la strada in sicurezza o cucinare senza il rischio di farsi male.
Uno strumento ‘prezioso’, dunque, non solo per il valore economico ma perché permette ai ragazzi di affrontare la vita in maniera più autonoma.
I malviventi – supponendo che si tratti di più di una persona – hanno invece lasciato intatta l’unica tv presente nella sala comune, forse per mancanza di tempo o perché sprovvisti degli strumenti idonei a sradicare il supporto che tiene il televisore agganciato alla parete.
«Il danno è più morale che materiale – commenta amareggiata la presidente Grignoli, sul posto insieme ai responsabili dell’associazione, Manuel Pannitto e Sabrina Di Marco – in questi giorni avevamo intenzione di ricominciare ad organizzare il lavoro in vista di una eventuale riapertura e questo furto ha contribuito a porre un ulteriore freno ad una ripartenza già di per sé difficile. Fa tristezza pensare che c’è sempre qualcuno capace di prendersela con le fasce più deboli della nostra società. L’emergenza avrebbe dovuto renderci persone migliori ma, evidentemente, questo non vale per tutti».
Sui social, in queste ore, si moltiplicano i messaggi di solidarietà e vicinanza nei confronti dell’associazione a seguito del vile gesto subito e c’è anche chi propone di lanciare una raccolta fondi per aiutare l’Aipd a riacquistare il computer. Ma, già da oggi, è possibile sostenere l’associazione con l’acquisto di una confezione di “pillole”, il progetto realizzato dai ragazzi per il 21 marzo in occasione della Giornata mondiale della sindrome di Down, poi cancellata a causa del Covid, o con un altro gesto ancor più semplice e assolutamente gratuito come il 5xMille: «Anche quest’anno – spiega la presidente -, in vista della presentazione della dichiarazione dei redditi, è possibile dare una mano alle attività dell’Aipd donando il 5xMille (c.f. 92030960709) alla nostra associazione. Un gesto che a voi non costa nulla – conclude – ma che, invece, per noi può significare tanto».
sl

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