Oltre 200 investigatori, 3 misure di custodia cautelare in carcere e circa 50 perquisizioni in 15 regioni italiane, alcune delle quali effettuate anche in Molise.
Sono i numeri della maxi inchiesta condotta dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni, coordinata dalla procura di Torino, che vede coinvolte oltre 50 persone, tutti uomini tra i 19 e i 55 anni.
La rete di pedofili sgominata dalla Polpost agiva su una nota piattaforma di messaggistica dove veniva scambiato materiale pedopornografico.
Le persone finite in manette dovranno ora rispondere dei reati di detenzione, diffusione ed in alcuni casi, di produzione di materiale pedopornografico.
Come comunica l’Agi, la capillare attività di indagine, condotta anche attraverso pedinamenti ‘virtuali’, ha consentito di dare una identità certa ai nickname utilizzati in rete dai pedofili, portandoli allo scoperto e fuori dall’anonimato della rete. Ingente il quantitativo di file sequestrati contenenti immagini raccapriccianti di abusi su minori, ritraenti vere e proprie pratiche di sadismo dove le vittime erano anche neonati.

*fonte Agi

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