L’ondata di maltempo, annunciata, si è abbattuta pure sul capoluogo di provincia: pioggia battente e vento forte hanno provocato più di qualche disagio alla popolazione. Rami spezzati, pali abbattuti, cassonetti dell’immondizia che hanno cominciato a ‘camminare’ autonomamente, bus in ritardo e traffico più caotico del solito a causa della pioggia che ha imperversato per qualche ora rendendo complicata la viabilità. Mentre alla Primaria Giovanni XXIII da dieci giorni il riscaldamento è fuori uso e i bambini fanno lezione in classe col giubbotto, gli alunni che frequentano il polo scolastico di via Umbria, inaugurato nel 2018, hanno fatto lezione accanto alle bacinelle utilizzate sia per raccogliere l’acqua piovana – che si è infiltrata soprattutto dal tetto – sia per evitare il più possibile pericolosi allagamenti nella struttura, con i conseguenti pericoli del tutto immaginabili. L’acqua piovana è entrata in classe, nei corridoi, nei bagni dalle infiltrazioni sul tetto e anche dalle finestre creando non pochi problemi alla sicurezza degli alunni, del personale docente e di chi lavora a scuola: facile cadere sul pavimento bagnato, a dirla tutta. E così il dirigente scolastico Giuseppe Posillico ha rimarcato, ai microfoni di Teleregione, che forse occorrerebbe maggiore attenzione e cautela quando viene diramato l’allerta meteo per tutti i disagi che potrebbero derivarne anche in termini di pericoli. Appello condiviso anche da altri colleghi del dirigente scolastico soprattutto da chi si occupa e preoccupa di alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado. «Occorre un forte senso di responsabilità da parte di tutti – ha spiegato il dirigente scolastico al collega Nicola De Santis –, occorre garantire un ambiente didattico che non risenta delle condizioni meteorologiche attraverso la messa in sicurezza delle strutture scolastiche. Maggiore senso di responsabilità anche e soprattutto per evitare conseguenze» il monito di Posillico.
