La Croce Rossa di Isernia protagonista nella campagna vaccinale. Da oggi le prime somministrazioni a domicilio e a breve anche un presidio fisso nel capoluogo di provincia. È arrivata ieri l’autorizzazione dell’Asrem e della Protezione Civile regionale, indispensabile per consentire a medici e infermieri volontari della Cri di poter offrire il proprio contributo teso, come è evidente, a dare una ulteriore spinta alla campagna vaccinale. A partire da questa mattina, le squadre di operatori sanitari si occuperanno delle vaccinazioni a domicilio di diversamente abili e cittadini non autosufficienti. Si inizia da Venafro e, successivamente, sarà interessata tutta la provincia di Isernia. Nei prossimi giorni, inoltre, sarà allestito un punto di vaccinazione presso la sede del Comitato di Isernia, sita nell’ex plesso scolastico «Andrea d’Isernia».
Una macchina organizzativa messa a punto in ogni dettaglio, come è consuetudine della Crtoce Rossa. «I volontari, medici e infermieri, hanno seguito un corso di formazione obbligatorio per poter inoculare le dosi – spiega il presidente Cri Isernia, Fabio Rea –. Ora siamo pronti per fare la nostra parte in questa fondamentale sfida. A nome di tutta la Croce Rossa, desidero ringraziare le autorità sanitarie e politiche che ci hanno coinvolto. A livello regionale il contributo della Croce Rossa Italiana nella campagna vaccinale è già molto importante, e ora anche i volontari Cri della provincia di Isernia daranno il loro apporto per sconfiggere il Covid-19».
L’ingresso dei volontari della Croce Rossa di Isernia, nella partita contro il coronavirus, è però datato nel tempo, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Azioni quotidiane per supportare la popolazione: trasporto di pazienti affetti da Covid e da altre patologie, assistenza e supporto agli anziani che vivono soli, consegna a domicilio di farmaci salvavita, raccolta e distribuzione di alimenti di prima necessità, sono solo alcune delle attività che hanno visto impegnati i volontari. «Padri e madri di famiglia, ma anche molti giovani, che si sono messi totalmente a disposizione della comunità dimostrando sensibilità, solidarietà e senso civico; sentimenti – conclude il presidente Rea – da cui si dovrà ripartire nel dopo pandemia».

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