Sarà restituito ai familiari in queste ore il feretro del 57enne detenuto di origine albanese e residente a Campomarino, morto in cella, nel carcere di Larino, giovedì pomeriggio, 11 febbraio, alle 15.30, a causa di un arresto cardio-circolatorio, a 3 ore e mezza dalle dimissioni avvenute dal reparto di Malattie infettive dell’ospedale Cardarelli, dove era stato ricoverato a causa dell’infezione da Covid-19, avvenuta nell’ambito del focolaio interno al penitenziario che si era palesato dalla seconda decade di gennaio. Come disposto dalla Procura di Larino, che sta indagando sulle cause del decesso, ieri mattina è stata eseguita l’autopsia sulla salma dell’uomo, coi medici legali dell’istituto di Foggia che l’hanno effettuata proprio nella struttura accademica dauna, prelevando prima il cadavere del 57enne – che era stato custodito nella cella frigorifera dell’obitorio all’ospedale San Timoteo di Termoli – e quindi a esame autoptico ultimato è stato riportato nella sala mortuaria di viale San Francesco, a disposizione sempre dell’autorità giudiziaria. La Procura di Larino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, ma non c’era stata ancora alcuna delega d’indagine. Il Pm doveva sentire prima il medico indagato.

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