Le rassicurazioni non sono state sufficienti a fermare il contagio. Ieri sera il sindaco Faiella, raccogliendo le preoccupazioni della popolazione, ha pubblicato l’ordinanza che chiude – con un giorno di anticipo rispetto all’ultimo decreto del premier Conte – bar, ristoranti e pub. Resta consentita, entro e non oltre le ore 22, la sola ristorazione con consegna a domicilio. Aperte invece solo le attività di vendita dei beni di prima necessità (generi alimentari, mangimi, prodotti agricoli e zootecnici, farmacie, tabaccherie, ferramenta, termoidraulica). Non si potrà entrare né uscire da Sant’Elia, salvo per motivi di lavoro, salute o necessità. Ma è consentito il rientro presso il proprio domicilio o residenza. Oggi – giorno di mercato – ci saranno solo gli ambulanti di generi alimentari. Vietata ogni forma di aggregazione, familiare e non, con persone non conviventi (pranzi, cene, visite di cortesia,ecc..), salvo che per comprovate situazioni di necessità (assistenza a persone disabili o non autosufficienti ed esclusiva consegna di beni di prima necessità e farmaci a domicilio); vietato circolare sul territorio comunale senza opportune motivazioni, a partire dalle ore 20 fino alle ore 5 del giorno successivo. Infine è fortemente raccomandato ai cittadini di assistere alle funzioni religiose, soprattutto quelle del 24 e 25 dicembre e del 1 gennaio, esclusivamente alla tv e in modalità telematica.
La stretta arriva dopo che il numero dei positivi è salito in maniera preoccupante. Appena dieci giorni fa – precisamente il 13 dicembre – fatta eccezione per un solo contagio di un residente domiciliato fuori, Sant’Elia era un comune Covid free. Lo scriveva lo stesso Faiella che da circa una settimana è costretto ad aggiornare il ‘bollettino’ epidemiologico. Al momento sono 5 le infezione accertate con i tamponi molecolari eseguiti dall’Asrem, ma altre 42 persone sono risultate positive al test rapido. Numeri che danno la cifra di un probabile focolaio pronto ad esplodere in una piccola comunità che a ridosso delle festività natalizie ha invocato misure più drastiche.
Il virus viaggia con noi – l’appello di molti cittadini – e quindi l’unico modo per fermarlo è limitare al massimo la mobilità.
Sorvegliata speciale poi è la casa di riposo dove si teme possa essere già entrato il virus.
A spingere per il pugno di ferro anche il gruppo di minoranza “Fare Comune – Innovazione nella Continuità” promotore della call conference che si è tenuta lunedì sera. Intorno al ‘tavolo’ il sindaco, maggioranza e minoranza, la consigliera Maria Saveria Reale (gruppo misto), il medico di base, il responsabile della residenza per anziani e la responsabile del laboratori analisi. Deciso il pressing sull’amministrazione affinché mettesse in atto misure di contenimento del contagio. I consiglieri di minoranza Martino, Colucci e Lariccia, insieme alla Reale, hanno inoltre proposto al sindaco Faiella di inviare una informativa formale e dettagliata sulla grave situazione in paese al governatore Toma, al commissario Giustini, al direttore dell’Asrem Florenzano e di chiedere interventi urgenti per tutelare la salute pubblica.
In serata la risposta del Comune.

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