Cresce il numero delle classi della scuola dell’obbligo rispedite in Dad dai dirigenti dopo consulto con sindaco e dipartimento di prevenzione dell’Asrem. Tocca ancora una volta, la seconda, all’istituto comprensivo Bernacchia, che da ieri, mercoledì 5 maggio, riguarda la 3^ D e la 4^ B, fino all’attestazione medica che conclude il percorso diagnostico-terapeutico nonché per motivi organizzativi 3^ C e 4^ C. Stavolta, specie sui gruppi social, non si è bene metabolizzata la presenza di questo piccolo focolaio Covid in città, pare appartenente a un solo nucleo familiare e i genitori cominciano a essere piuttosto allarmati rispetto al numero di sezioni che ormai con cadenza settimanale finisce con la riattivazione della Dad, ma non solo. Lo stesso percorso di screening epidemiologico li vede insofferenti, poiché vorrebbero accelerare i tamponi, ma ci sono giorni di attesa imposti dall’eventuale incubazione, come disposto dall’Asrem. Anche in questo caso pare all’origine una festa di compleanno, staremo a vedere. Sui gruppi social delle mamme in queste ore stanno chiedendo Dad alla preside. «Come volevasi dimostrare, spesso i contagi avvengono fuori dalle scuole e non come vogliono far credere, in classe – ci scrive un genitore – a scapito dei nostri figli, osservatori delle regole anti-Covid, che con la Dad rischiano danni psicologici gravissimi».

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