Ore di pioggia battente e ieri mattina il cimitero di Termoli ha mostrato la corda. Tombini intasati, forse non con l’adeguata manutenzione, a cura della ditta che ha in carico la gestione del camposanto. Si vedrà, intanto ieri parte dell’area prossima ai loculi e alle tombe si è allagata, con disappunto evidente da parte dei parenti che si erano recati in visita ai cari estinti, trovatisi con le scarpe nell’acqua alta. Termoli però non è Venezia. Il miglioramento delle condizioni meteo ha permesso il defluire dell’acqua piovana, ma resta il problema di fondo, messo a fuoco anche sui social. La lamentela è stata anche più a largo raggio, inerente la manutenzione nel suo complesso. «Purtroppo i tombini si intasano dappertutto se non si provvede regolarmente a prevenire ciò. Il benessere che danno gli alberi merita accorgimenti mirati». Ma c’è anche chi se l’è presa coi percettori del reddito di cittadinanza: .«Quelli che prendono il reddito di cittadinanza non possono pulire almeno fanno qualcosa invece di andare su e giù per il corso. Forse qualcuno pensa che il cimitero non sia del comune!». «Vieni a vedere gli ultimi loculi e poi vedrai l’’immondizia e l’incuria. Non solo, provate a scendere per andare alle cappelle: e vedrete le bacche degli alberi, che poco a poco non stai attento, te ne vai giù per i gradini». Polemiche sollevate in una settimana in cui c’è stata la feroce contrapposizione politica sul project financing cimiteriale, revocato dalla Giunta e poi revoca annullata dal Tar Molise.

 

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