C’è lo spauracchio di un paventato rischio chiusura del Punto nascita adriatico, al di là di quello che emergerà dal confronto al Tar Molise nei prossimi mesi. Il vulnus, già noto, riguarda il reparto di Pediatria, fondamentale per garantire la sicurezza nella filiera ospedaliera neonatale. Di 4 pediatri attualmente in servizio al San Timoteo, potrebbero restare in turno solo 2, per motivi vari, e non si riuscirebbe a coprirlo nell’arco della giornata. Sia i Punti nascita di Isernia e Termoli sono sofferenti per la carenza di Pediatri, mentre giace un concorso espletato dall’Asrem per specializzandi idonei, ma mancano le convenzioni con le scuole di specializzazione. Il rischio è davvero incombente e sarebbe una beffa. Una delle ipotesi che circolano è l’accorpamento a Campobasso, ma al Cardarelli, che è ospedale Covid, chi vorrebbe spostarsi dal basso Molise?
Insomma, punto e capo. All’Asrem il compito di colmare questi vuoti in organico. Nella fase attuale dell’emergenza non si deve muovere foglia sullo scacchiere ospedaliero molisano. Intanto, da ieri al distretto Asrem di Termoli ci sarà una zona filtro l, in fase sperimentale per la prima settimana e operativo dal 18. Sarà gestito con una tenda messa a disposizione gratuitamente dall’Associazione Cives OdV infermieri per l’emergenza, con un infermiere volontario Cives, un infermiere del distretto e da un volontario della ValTrigno. Saranno rilevata la temperatura e sanificazione delle mani. Se sarà necessario sarà usato un saturimetro per la misurazione dell’ossigeno nel sangue e una breve intervista anamnestica. Saranno sottoposte al passaggio nella zona filtro tutti i dipendenti e tutti i cittadini che accederanno al distretto. L’iniziativa è stata organizzata dal distretto Asrem di Termoli guidato da Giovanni Giorgetta che ha organizzato il tutto. Intanto il comitato San Timoteo propone la realizzazione di un laboratorio molecolare per processare i tamponi in un’area cruciale come quella adriatica, per la presenza delle aziende con operai di altre regioni.

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