Sindaci alla riscossa, dopo l’ondata di polemiche sollevate dal divieto di balneazione sulle spiagge libere. Se Francesco Roberti ha parlato apertamente di ciarlatani della politica, riferendosi agli oppositori che hanno criticato le ordinanze sindacali, preannunciando la prossima riapertura piena, il primo cittadino di Petacciato, Roberto Di Pardo, ha ribadito sia il punto di vista rispetto all’attuale contingenza, che spiegato nel merito cosa succede. «Inutile ricordare che stiamo vivendo una pandemia. Inutile ricordare che per 70 gg siamo stati costretti a stare in casa. Inutile ricordare che tutto ciò che facciamo, anche andare al mare, va fatto nel rispetto delle norme e delle indicazioni anti-Covid. Il divieto di balneazione è temporaneo e nulla c’entra il salvamento come qualche organo di stampa erroneamente ha riportato. Se si è arrivati ad emettere ordinanza di divieto di balneazione è per altri motivi.
Qualcuno ha ironizzato che sapevamo dell’arrivo dell’estate e potevamo organizzarci prima. Forse sfugge, ed è grave, a chi fa l’ironico ed è stato amministratore o si è candidato a farlo, quale sia l’iter per arrivare ad avere il piano sulla sicurezza delle spiagge e quindi: 1) o sa e strumentalizza; 2) non conosce l’iter amministrativo 10 maggio: vengono emanate le linee guida inail sull’utilizzo delle spiagge libere; (quelle che indicavano ai comuni di perimetrare la spiaggia con il nastro adesivo, provateci ora che andate al mare). 17 maggio: Dpcm che detta le misure sull’utilizzo delle spiagge libere. 27 maggio: ordinanza balneare della Regione Molise. 29 maggio: ordinanza balneare della Capitaneria di porto di Termoli. 3 giugno: pubblicato il piano sicurezza spiaggia deliberato dalla giunta regionale il primo giugno. Quest’ultimo atto assegna ai comuni una serie di compiti, il più importante, propedeutico alle attività da eseguire sulla spiaggia, è un piano comunale sulla fruizione della spiaggia da adottare con atto deliberativo assimilabile al Dvr delle aziende. Infatti l’articolo 9.1 recita: “Nel rispetto di quanto previsto nel presente atto, i Comuni rivieraschi predispongono un piano, anche unico, contenente misure condivise, concordate ed omogenee per tutto il litorale, da adottarsi con atto deliberativo comunale, per la gestione e l’utilizzo delle spiagge libere in un’ottica di maggior contrasto possibile alla diffusione del Covid-19”.
Questo è quanto. Tante responsabilità ribaltate ai comuni, tante attività demandate ai comuni che oltre a doverle attuare devono reperire risorse! Non ci sottraiamo alle responsabilità, accettiamo le critiche per quello che faremo ma essere criticati a prescindere, senza conoscere o addirittura conoscendo e farlo in maniera strumentale, dà un po’ di orticaria. Le spiagge sono aperte e a breve sarà rimosso anche il divieto di balneazione».

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