Da commissaria a segretaria, è questo il percorso compiuto da Maricetta Chimisso, già vice sindaca di Termoli, dirigente scolastica dell’Alberghiero (ma non c’entra con la politica) e attuale numero due dem in Molise. Ha traghettato il Partito democratico in una fase difficile, post elettorale, ricucendo le anime, fino ad addivenire a una lista unitaria (sui dissensi interni riferiamo a parte). Si è celebrato ieri il congresso a “la Vida”, con iscritti a votare 170 persone. Tre ore per esprimere il voto, fino alle 20.30 e 26 persone da eleggere nell’assemblea. Presente tutto lo stato maggiore dem, compresi Facciolla, D’Alete e Scurti junior. Presente anche la Venittelli, Sbrocca, Vigilante. «Sul livello locale: viene posta l’esigenza di un’analisi profonda ed incisiva sul risultato delle scorse elezioni amministrative al Comune di Termoli , elezioni tenutesi nel mese di maggio del 2019 e, pertanto, il Circolo di Termoli del Pd è consapevole di dover recuperare il rapporto di empatia e fiducia con la città, lavorando affinché, con spirito costruttivo ed unitario, maturi una svolta politica, anche in linea con quanto avvenuto a livello nazionale nel Partito – ha arringato la Chimisso nel discorso d’esordio – il Pd è un partito che, fin dalla sua costituzione, ha al suo interno varie anime culturali e politiche che chiedono dialogo e confronto, franco e sincero, sulle tematiche della città e sul modo di concepire una grande forza politica. Il dialogo non deve essere avvertito come un impedimento, ma deve essere considerato una risorsa in un partito che è aperto alla società civile, all’associazionismo riformista, che vanno ascoltati e che solo con queste modalità può rappresentare nel Paese e nella nostra realtà il baluardo contro le destre e i populismi». «Anche i recenti risultati elettorali delle regionali e delle comunali, dimostrano che si è in presenza di una significativa inversione di tendenza che vede il PD nuovamente attrattivo, dopo un periodo durato alcuni anni in cui si vedeva, la nostra forza politica, soccombere nelle diverse tornate elettorali. Lo stesso confronto e l’alleanza con il M5S e le altre forze del centro sinistra, si è dimostrata essere nei fatti una scelta positiva In sintonia con le scelte nazionali lo sguardo nella nostra comunità basso molisana, deve essere rivolto alle partiti e movimenti dell’alleanza di governo, aprendo e privilegiando il dialogo continuo e trasparente con i dirigenti e rappresentanti istituzionali locali, sui tanti temi che ci vedono impegnati quotidianamente a vari livelli. Quanto alla nostra città: Termoli. Partiamo da un dato di fatto: Termoli ed il Basso Molise sono bistrattati dall’attuale politica regionale. Il Partito democratico deve lanciare, quindi, la sfida per una Termoli migliore ed aprire la “vertenza Termoli” sulle tematiche della salute e, quindi, dell’offerta sanitaria, del lavoro, dell’ambiente, dell’innovazione, del sociale . L’offerta sanitaria è quella che appare agli occhi di tutti e può essere sintetizzata con le immagini delle lunghissime liste d’attesa, per una visita specialistica o un esame diagnostico che arrivano sovente ” dopo la morte ‘ del paziente; le deficienze dell’ offerta sanitaria sono quotidiane in una realtà, il Basso Molise, dove è stato necessario un ricorso agli organi di giustizia amministrativa, sottoscritto dai sindaci e da un gruppo coraggioso di mamme, contro Regione e l’Asrem per fermare lo scippo del punto nascita di Termoli».

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