Giornata sulle montagne russe (o rosse…?) per il Cosib nella giornata di ieri. Era il gran giorno, atteso da tutti, quello del rinnovo della governance consortile, ma è successo un po’ di tutto. Nel pomeriggio la fumata grigia l’assemblea del Consiglio generale non si è tenuta, ed è stata rinviata, poiché c’è stato qualche problema relativo al pagamento delle quote da parte degli enti che vi fanno parte. A sollevare l’eccezione è stato il sindaco di Ururi Raffaele Primiani, che ha chiesto e ottenuto che prima che si riunisse il Consiglio generale tutti gli enti provvedessero a regolare i propri versamenti delle quote previste dallo statuto. La riunione che eleggerà presidente e direttivo (sempre in pole Roberto Di Pardo) avverrà probabilmente la prossima settimana. Ma c’era stato un antefatto. Alle 17, il Consiglio generale del Cosib, a Termoli, era pronto a riunirsi, ma non in presenza. Dopo una diffida formale inviata anche alla Procura della Repubblica dai consiglieri di opposizione di Petacciato, Ferrara e Fallica, l’assemblea elettiva chiamata ad approvare i bilanci e soprattutto a rinnovare la governance consortile è stato convocato a distanza. Sempre ieri mattina, nota stampa del presidente uscente, Gianfranco Cammilleri, che tra le tante cose dette, ha riaperto la vicenda Amazon. Un anno e mezzo alla guida del Cosib, Cammilleri: ‘Sono soddisfatto, abbiamo fatto tanto e lasciamo alla nuova Governance un Consorzio sano e in fase di sviluppo”.
Ad un anno e mezzo dal suo insediamento come Presidente del Consorzio per lo Sviluppo Valle del Biferno, Gianfranco Cammilleri tira le somme e fa una panoramica sui risultati ottenuti. Il suo mandato è capitato in uno dei momenti più difficili della storia economica nazionale sul quale si è poi inserita l’emergenza Covid; tutto ciò ha messo a grande rischio molte Imprese determinando anche la chiusura definitiva di tantissime attività in tutta Italia. Nonostante ciò, il quadro complessivo che emerge dal Nucleo Industriale di Termoli è tutto sommato positivo. La maggior parte delle aziende ha sofferto – spiega il Presidente che il 22 ottobre vedrà scadere il suo incarico – ma ha anche saputo assorbire l’impatto della crisi dovuta alla pandemia, rallentando la produzione oppure riconvertendola in virtù delle nuove richieste di mercato; alcune ad esempio, in fase di lockdown, hanno prodotto materiali utili al comparto sanitario.
Ovviamente anche i nostri uffici non si sono fermati neanche per un giorno; infatti, gli Impianti di depurazione ed il Laboratorio hanno proseguito regolarmente il lavoro in presenza, mentre per gli Uffici è stato adottato lo smart working. Così facendo e con il rispetto di tutti i parametri di sicurezza, il Cosib ha continuato a garantire assistenza e continuità nell’erogazione di servizi. Il Cosib si è focalizzato nello svolgimento del suo ruolo primario ovvero quello di soggetto erogante servizi di qualità a supporto delle aziende insediate. Abbiamo posto le basi affinché in futuro si possa potenziare sempre più questo aspetto. E’ ovvio che avremmo voluto fare di più ma è altrettanto ovvio che il Cosib deve rispettare determinati equilibri di bilancio che impediscono di realizzare tutto ciò che avremmo voluto fare.
Bisogna ricordare che le tariffe del Consorzio di Sviluppo della Valle del Biferno sono tra le più basse di tutta Italia, motivo per cui ancora oggi l’area industriale di Termoli è appetibile dal punto di vista dei nuovi insediamenti. Ne è esempio quello che ormai è diventato il ‘caso Amazon’. Qualche giornale ha scritto nei giorni scorsi che sulla vicenda c’è stato un ‘imbarazzante silenzio’.
Capisco questa considerazione fatta dall’esterno ma, in realtà, tale comportamento è stato semplicemente rispettoso degli accordi con la società che si è interfacciata direttamente con noi, la quale ha chiesto massima riservatezza riguardo questa prima fase di trattativa. Oggi, che di segreto non c’è più nulla, è possibile fare un po’ di chiarezza. Posso confermare che una “società di Logistica”, che lavora in ambito internazionale, stava cercando un’area per un nuovo insediamento nella zona costiera dell’Abruzzo. Quando siamo venuti a conoscenza di ciò ci è sembrato giusto contattare la Società stessa e proporre anche il nostro sito industriale che non ha certo nulla da invidiare agli altri. Ci sono stati numerosi contatti via Skype ma anche riunioni “in presenza” che ci hanno consentito di esaltare la nostra realtà, sottolineandone tutti i vantaggi: posizione strategica, collegamenti (autostrada e rete ferroviaria) e tariffe – ripetiamo e sottolineiamo – tra le più basse d’Italia. Tutto ciò ha portato a una richiesta ufficiale per un insediamento nell’area consortile. Al momento la società sta effettuando le verifiche sui terreni prescelti; si tratta di un’area di circa 22 ettari all’interno del comprensorio del Consorzio. Naturalmente spetterà alla nuova Governance portare avanti queste relazioni e concludere questo progetto che oggi è già a buon punto. Si parla chiaramente di un Consorzio industriale in piena salute, vivo e in chiara fase di ripresa post pandemia che si conferma come Nucleo industriale attivo e produttivo. Altra nota positiva – spiega Cammilleri – è l’interazione con il Governo regionale retto prima dal presidente Frattura ed ora dal Presidente Toma. Da quando è stata tracciata la nuova linea di demarcazione della Zes (Zona Economica Speciale) anche la Regione Molise ha dimostrato un rinnovato interesse per il Consorzio Industriale della Valle del Biferno e in questi mesi di mandato non è mai venuto meno il dialogo con la principale istituzione regionale. L’augurio, quindi, è che questa sinergia di interessi e di intenti possa continuare a crescere nell’interesse non solo delle tante Aziende ma anche del tessuto economico del Molise costiero e dell’intera regione.
Ai nuovi sindaci ed amministratori va il miglior augurio di Buon Lavoro».

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