Municipio venafro giugno 2007 ridotta

Un’attesa lunga, che rischia di logorare (ulteriormente) Palazzo Cimorelli considerato che il governo ha fatto sapere che l’amministrazione deve delle spiegazioni più puntuali sul Piano decennale. Ben 17 i chiarimenti e i rilievi a cui dovrà rispondere/attenersi il Comune. Insomma, non sarà un mese facile per l’esecutivo del sindaco Antonio Sorbo. Del resto, che la gara fosse in salita si era capito quasi subito, con le assenze e le astensioni di assessori, i comunicati, i dissidi interni alla maggioranza.
Il Ministero dell’Interno, per il tramite della direzione centrale Finanza locale, non è stato tenero. L’istruttoria inviata al Comune a fine gennaio, e per conoscenza anche alla Corte dei ed alla Prefettura, appare impietosa e rischia di buttare nel caos Palazzo Cimorelli. Sono infatti numerosi gli adempimenti richiesti, che dovranno essere soddisfatti entro il termine di 30 giorni. Il Viminale in premessa ha dunque ricordato che “l’ente ha approvato un piano di riequilibrio della durata di dieci anni, con accesso al fondo di rotazione, evidenziando una massa passiva pari a 3.792.436,94 euro (gran parte riguarda il debito con Molise Acque, ndr) rappresentata da disavanzo sostanziale, debiti fuori bilancio e passività potenziali”.
Quindi, i 17 chiarimenti richiesti. Si va dalle “pronunce della sezione regionale della Corte dei Conti e misure correttive” al “patto di stabilità”, passando per “andamenti di cassa” e “risultato di amministrazione”, fino a “dismissioni beni ed immobili dell’ente”. Una montagna di documentazione che l’amministrazione dovrà recapitare entro fine febbraio al Ministero. Problemi seri, poi, si intravvedono nella istanza del Ministero affinché l’ente reinscriva nel prossimo bilancio consuntivo 2014 la passività di 3.432.939,70 euro, ovvero l’ammontare del residuo debito con Molise Acque.

(I particolari su Primo Piano Molise di oggi in edicola)

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