La ditta incaricata di “ripulire” la villa comunale da tutti gli alberi pericolanti sta per chiudere il cantiere. Ci sono voluti quattro giorni di intenso lavoro per mettere in sicurezza tutta l’area della villa “Santa Maria”, a ridosso del laghetto e della Palazzina Liberty.
L’amministrazione comunale è stata costretta a ricorrere allo strumento della somma urgenza per reperire le risorse necessarie, circa 7mila euro, e affidare i lavori senza relativa gara d’appalto. La mappatura degli alberi “pericolanti” era stata eseguita dal Comune di Venafro, seguendo le indicazioni fornite dai Carabinieri della Forestale. In tutto saranno abbattuti 17 alberi, di varie specie e, quindi, non solo pini. Come hanno rilevato gli addetti ai lavori, occorre anche una potatura “riparatoria” rispetto anche a quanto fatto nel passato. Il problema, infatti, sarebbe la potatura.
Per quanto riguarda le alberature che fanno da cornice ai vari percorsi all’interno della villa comunale, si paga lo scotto della mancata potatura, più volte richiesta ma mai attuata. Inoltre, non pochi alberi risultano fortemente indeboliti, con la possibilità di poter cadere da un momento all’altro all’improvviso, come è appunto accaduto la sera di lunedì scorso.
La tragedia sfiorata ha convinto Palazzo Cimorelli a mettere in atto tutti i provvedimenti atti a garantire la sicurezza dei cittadini monitorando, tra l’altro, l’intero patrimonio arboreo pubblico presente non solo nella villa, ma su tutto il territorio comunale, provvedendo ad eliminare tempestivamente le alberature che risultassero affette da patologie tali da renderle insicure e a rischio di caduta ma, nel contempo, provvedendo alla piantumazione di nuove essenze arboree, al fine di non depauperare ulteriormente il già scarno verde pubblico presente in città, dove, da tempo, molte fonti d’albero sono vuote o con la presenza della sola ceppaia.
La messa in sicurezza del sito della villa comunale, quindi, è solo il primo step di un programma che presto sarà reso noto dagli uffici comunali, per intervenire anche in altri spazi verdi della città.

M.F.

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