Prorogate per ulteriori sei mesi le disposizioni che limitano il transito di mezzi pesanti nel centro abitato di Venafro, in particolare su via Colonia Giulia. Il divieto (parziale poiché rivolto solo ai bestioni della strada che viaggiano in direzione Isernia) era stato imposto nel febbraio 2017 dall’allora prefetto Fernando Guida proprio per tentare di lenire il problema inquinamento.
Ieri mattina, dopo varie proroghe da parte sempre della Prefettura di Isernia, è stato il governatore Donato Toma a sottoscrivere il prosieguo del divieto poiché, com’è noto, la Regione ha approvato il Piano integrato per la qualità dell’aria ed è quindi completamente competente in tal senso.
Toma, su istanza pure del sindaco Alfredo Ricci, non si è sottratto dal compito ed ha ricordato come «le ordinanze precedenti sono state emanate per far fronte alla situazione di grave criticità ambientale – con particolare riferimento ai problemi causati dall’inquinamento atmosferico – dell’area urbana interessata dal divieto di transito, riconducibili, in maniera rilevante, al traffico pesante di natura commerciale, ritenuto tra le principali fonti di inquinamento per l’emissione di biossido di azoto e polveri sottili (No2 e Pm10) responsabili di effetti nocivi per la salute, come rappresentato dai soggetti preposti».
Nel decreto quindi il governatore riconosce nero su bianco ancora una volta la «grave criticità ambientale».
Sia come sia, Toma ha evidenziato come «il territorio della Piana di Venafro è da tempo oggetto di attenzioni e monitoraggi accurati, per la presenza di livelli di inquinamento significativi, oltre che essere caratterizzato da diverse fonti di contaminazione dell’aria per la presenza di attività produttive particolarmente rilevanti, che impongono una costante attenzione da parte delle autorità preposte ai controlli ambientali»; al punto che «nel tempo sono stati attivati dei tavoli permanenti di confronto sulla tematica».
Donato Toma ha tenuto conto dunque «della natura emergenziale dello stato dell’ambiente della Piana di Venafro, come rilevato nei monitoraggi, con particolare riferimento all’inquinamento atmosferico» nell’apporre la firma in calce all’ordinanza di limitazione del traffico, specificando altresì che «la regolamentazione del transito dei mezzi pesanti lungo via Colonia Giulia si è imposta anche per ridurre i pericoli in termini di sicurezza pubblica determinati dal traffico veicolare, in un’arteria particolarmente trafficata e caratterizzata da numerosi attraversamenti pedonali, per le numerose attività commerciali presenti».
Le problematiche ambientali e di sicurezza pubblica del tratto di strada interessato, e più in generale del territorio di Venafro, «sono oggetto da diversi anni di numerose segnalazioni da parte dei cittadini», ha specificato ancora Toma.
Il Priamo di recente approvato prevede misure che coinvolgeranno in maniera importante anche la Piana di Venafro, «da sempre segnalata come area di criticità assoluta». Ad esempio, ha tenuto a sottolineare il governatore, «è in corso di valutazione, da parte della Regione Molise, la proposta progettuale presentata dall’Arpa Molise recante “Caratterizzazione del particolato per l’individuazione delle fonti emissive”, avente ad oggetto l’inquinamento ambientale nella Piana di Venafro e finalizzata a definire nel dettaglio le fonti di inquinamento, anche alla luce degli esiti del tavolo tenutosi in Prefettura di Isernia il 5 luglio 2019». Ciò oltre al finanziamento dello studio epidemiologico di tipo eziologico per cui la Regione ha versato all’Asrem i 60mila euro necessari affinché vengano girati al Comune di Venafro per la stipula della convenzione con il Cnr di Pisa.
Dal tavolo prefettizio era già emersa la convinzione che l’ordinanza emessa nel 2017 dal prefetto Guida e poi prorogata anche dalla Guercio «abbia avuto comunque dei risvolti positivi per la popolazione». Convinzione rimarcata anche dal sindaco Ricci che nei giorni scorsi ha fatto sapere alla Regione come a suo avviso la disposizione per limitare il traffico pesante «costituisca un valido strumento per alleviare, sia pur in maniera parziale e non definitiva, i livelli di inquinamento nella piana di Venafro e le inevitabili conseguenze sulla salute dei cittadini».
A supporto dell’ordinanza, e delle varie proroghe che si sono succedute in questi due anni e mezzo, anche la relazione dell’Arpa che per il periodo febbraio-luglio 2019 ha registrato 6 sforamenti per la centraline di via Colonia Giulia e 11 per via Campania. In realtà a Primo Piano Molise ne risulta qualcuno in più, ma la sostanza non cambia.
Sempre l’Arpa, quindi, ha ricordato a Toma come «negli ultimi anni, dal 2016 al 2018, non si sono avuti superamenti per Pm10 rispetto al limite dei 35 consentiti dal dlgs 155/2010». Una situazione “migliorata” anche grazie «al fatto che nel periodo di riferimento siamo in presenza di temperature più elevate rispetto alla media annuale, maggiore esposizione alla luce solare e quindi aumento dell’altezza della zona di rimescolamento degli inquinanti».
Per quanto riguarda il Pm2,5, misura in atto da luglio 2018, «considerando l’anno trascorso ad oggi la media annuale è inferiore al limite della norma. I valori degli ossidi di azoto Nox sono allineati con quelli registrati nei periodi precedenti».
Tutto ciò ha pertanto convinto Donato Toma a firmare la proroga del divieto (parziale) per i mezzi pesanti. Il governatore nel proprio decreto ha pure sottolineato il fatto che «che non sono venute meno le ragioni di tutela ambientale e della salute umana nonché della prevenzione di pericoli per l’ordine e la sicurezza pubblica».
Infine, Toma ha fatto sapere che il Comune di Venafro «garantirà tutte le azioni indispensabili a limitare la sosta degli autoveicoli lungo corso Campano e via Colonia Giulia».

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