L’Asrem ha del tutto dimenticato il vecchio ospedale, diventato un luogo di degrado e sporcizia. Un complesso che doveva essere venduto ma poi nessun ulteriore passo in avanti è stato fatto dai vertici della Asrem, con il risultato di lasciare, in eredità, alla città di Venafro un sito ad alto rischio.
Diversi grandi alberi a rischio perché malati, danneggiati o a fine vita. Niente potature, cure o altri lavori di manutenzione per evitare quei pericoli che puntualmente si manifestano a ogni ondata di maltempo, soprattutto se accompagna da forte vento. Dopo la caduta dell’albero nella villa comunale, dello scorso mese di luglio che solo per una casualità non ha causato una tragedia, l’allarme arriva dai cittadini che attraversano il vecchio ospedale e da alcuni addetti ai lavori che hanno messo insieme i dati che riguardano il patrimonio verde della città di Venafro.
Tra interventi mancati, permessi mai arrivati, le piante nel sito del vecchio nosocomio sono sempre più abbandonate a loro stesse. «Qui nessuno fa niente, nonostante le mie segnalazioni ai responsabili di questo sito – ci dichiara il custode del parcheggio che serve il Santissimo Rosario di Venafro -. Qui sono a rischio diversi alberi, basta farsi un giro tra le piante e anche se uno non è un esperto capisce che da queste parti è meglio non passare. A quale santo dobbiamo rivolgerci per far girare lo sguardo anche su questo complesso sanitario, ridotto veramente male?».
Urge intervenire: questo è poco ma sicuro. Marciapiedi in cattivo stato che hanno poi reciso o danneggiato le radici. La potatura è ancora più urgente, per evitare il cosiddetto effetto vela, con rami e foglie esposti al vento senza adeguato sostegno sotto terra: una situazione che moltiplica il rischio di caduta anche dell’intera pianta. L’età media, a quanto pare, è piuttosto elevata. Siamo intorno a 60 anni con punte, nelle zone più interne del vecchio ospedale, anche di 80-90 anni.
Tutta l’area appare in grave degrado: erbacce ovunque, parcheggi ricoperti da vegetazione che rende difficile anche la viabilità. Solo grazie al custode del parcheggio, una zona del vecchio ospedale, quella che serve il parcheggio custodito, è tenuta con particolare attenzione e la giusta manutenzione ordinaria. Ma è una goccia nell’oceano. Occorre intervenire subito, prima che succeda l’irreparabile. Tutta l’area va mappata secondo le piante malate e quelle da salvare.
L’Asrem dovrebbe fare la stessa cosa che ha fatto il Comune di Venafro, all’indomani della caduta dell’albero presso villa Maria. Si è provveduto ad eliminare una ventina di piante oramai senza speranza di recupero, a cerchiare quelle da salvare, in un piano di emergenza che ha consentito di evitare altre cadute di alberi che avrebbero messo a rischio l’incolumità pubblica.
Il vecchio ospedale è attraversato di continuo da auto e pedoni per i servizi ambulatoriali ubicai all’interno dell’attuale sede del nosocomio cittadino. Il luogo va salvaguardato e recuperato, perché rappresenta uno degli ultimi polmoni verdi della città di Venafro.

Marco Fusco

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