Decisamente non se lo aspettava. Alfredo Ricci è visibilmente amareggiato da quello che è senza mezzi termini un attacco delle Mamme per la salute e l’ambiente circa la tempistica dell’avvio dello studio epidemiologico.
Il sindaco, però, prima di annunciare che entro fine mese ci sarà la firma del progetto con il Cnr di Pisa, fa sapere che «prendo atto delle modalità nuove che si è scelto di seguire nel confronto (istanza di accesso agli atti senza alcun “preavviso”, ndr) e sia i contenuti che credo siano quantomeno ingenerosi per non dire altro…».
In ogni caso, Ricci incassato il colpo riparte: «Noi comunque andiamo avanti, penso che le questioni che l’amministrazione sta affrontando non meritino polemiche. Ho cercato di includere quanti più soggetti possibili. Non parlerei di esclusioni per gelosie o primogeniture che non hanno senso. Sono convinto che il tema salute e ambiente appartenga a tutti i cittadini e non soltanto ad alcuni… Forse è questa la novità in cui mi sono impegnato di più in questo periodo, con l’obiettivo di coinvolgere tutti e non solo alcuni…».
Non risparmia dunque messaggi incrociati il sindaco che poi rimarca il fatto di come «cittadini e istituzioni tengano all’ambiente». In merito ad una delle accuse più specifiche che sono giunte dalle Mamme, ovvero il tavolo tecnico del 7 ottobre scorso al quale l’associazione non è stata invitata, il capo dell’amministrazione non ha alcun imbarazzo nel far sapere che «io ho convocato i soggetti che mi erano stati indicati dal Ministero della Salute». Insomma, nessuna inspiegabile esclusione, secondo Ricci il quale inoltre a Primo Piano Molise sottolinea ancora una volta come «le regole e i tempi dell’amministrazione sono diversi da quelli che ognuno può scegliersi a casa propria. Le cose che si reputano giuste vanno fatte. Nel rispetto della legge». Ricci quindi si rimprovera «di aver tenuto per me qualche difficoltà incontrata nel percorso».
Detto ciò, «i tempi che ci siamo dati sono ben presenti e li stiamo rispettando». Infatti, «era già in programma una riunione di giunta entro il mese di novembre per approvare l’ultimo atto che consentirà avvio studio, ovvero l’accordo di collaborazione con il Cnr. Ciò verrà fatto a prescindere dalle polemiche che ci sono e ci saranno sempre altrimenti non saremmo venafrani…».
Insomma, l’amministrazione va avanti a testa bassa e prova a rintuzzare le rimostranze delle Mamme che, ricordiamo, avevano promosso e finanziato il primo studio preliminare presentato esattamente un anno fa a Venafro. Da quei dati e da quell’allarme è nata poi l’esigenza di approfondire. Ma «l’orizzonte è tutta la comunità, su quanto stiamo facendo c’è la condivisione di tutti… ed è positivo», taglia corto il sindaco che, evidentemente, non ha digerito quella ‘fredda’ istanza di accesso agli atti sul perché dei “ritardi” in merito alla partenza dello studio che si è ritrovato in posta senza alcun ‘preavviso’.
Finora amministrazione e Mamme avevano proceduto di comune accordo, e la speranza è che presto si possa ricreare quel clima di collaborazione avuto fino all’altroieri, quando l’associazione ha deciso di rompere gli indugi per imprimere un’accelerata a tutto l’iter perché la Piana non può più attendere stretta così com’è nella morsa dell’inquinamento e delle malattie.

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