Crescono le adesioni all’assemblea pubblica di domani mattina a Vairano per dire no alla centrale turbogas che la Edison vuole realizzare a Presenzano.
Oltre ai sindaci in fascia tricolore, tra gli altri, in piazza ci saranno anche le Mamme per la salute e l’ambiente. Una partecipazione qualificata.
L’associazione prenderà parte alla manifestazione indetta dal comitato «condividendo quanto richiesto dall’Isde Campania, ovvero che la Edison proceda alla Vis cosi come previsto dalle “linee guida dell’Istituto superiore di sanità per la valutazione di impatto sanitario (Vis) ai sensi del decreto legislativo del 16 giugno 2017, numero 104 adottate con decreto del Ministero della Salute il 27 marzo 2019, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 31 maggio 2019, numero 126».
Insomma, le Mamme segnalano pure un possibile appiglio amministrativo per interrompere l’iter che pare ormai concluso.
«La Edison (del gruppo francese EdF) vuole realizzare una centrale termoelettrica, di grande taglia, nel comune di Presenzano a pochi chilometri dal territorio Venafrano notoriamente interessato da problematiche ambientali e con seri risvolti sulla salute dei residenti – ricordano quindi le Mamme -. Non è concepibile che si avvii la realizzazione di un nuovo impianto fortemente impattante, senza prima eseguire una seria valutazione di impatto sanitario, “Consiglio di Stato, sezione IV, numero 983 del 11 febbraio 2019 “Valutazione di incidenza sanitaria (VIS) necessaria in caso di sussistenza di un serio pericolo per la salute pubblica”».
Dunque, «non è concepibile che si costruisca un impianto nuovo con una autorizzazione vecchia, anche se prorogata al dicembre 2021, ma comunque datata 2009, senza che la società proponente proceda alla Vis. Non è concepibile che dopo i tanti disastri presenti in Italia, ancora oggi nel 2019 si debba assistere alla tutela dell’attività economica senza verificare che l’esercizio avvenga in sicurezza per la salute. Non è più accettabile che debbano essere i cittadini da soli a pretendere il diritto alla salute».
Pertanto, è il duro affondo delle Mamme, «si invitano tutti i sindaci dei territori interessati (il sindaco è autorità sanitaria locale e in questa veste può anche emanare ordinanze contingibili ed urgenti con efficacia estesa al territorio comunale) ad adottare qualsiasi azione legale utile a tutelare la salute dei cittadini. Temporeggiamenti omissioni e solo proclami non sono utili a tutelare il più importante dei diritti soggettivi ovvero il diritto alla salute».
Insomma, «sono necessarie azioni incisive e puntuali. Non parole».

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