Non sono passate inosservate le dichiarazioni del sindaco Alfredo Ricci rilasciate a Primo Piano Molise riguardo alla possibilità di valutare alternative al Cnr di Pisa se si dovesse continuare a procastinare la firma della convenzione per lo studio epidemiologico. La deputata 5 Stelle Rosa Alba Testamento ha infatti subito reagito, affermando che il progetto va assolutamente affidato al Centro nazionale delle ricerche.
«Ho sentito telefonicamente il professor Fabrizio Bianchi, responsabile dell’unità di Ricerca epidemiologica del Cnr di Pisa, che mi ha ancora una volta confermato la piena disponibilità a realizzare il nuovo studio epidemiologico sulla popolazione residente nei comuni della Piana di Venafro. La bozza di convenzione, dopo aver apportato le necessarie modifiche e integrazioni, è in corso di definizione presso la sede centrale del Cnr a Roma e presto sarà firmata, sempre che il Comune di Venafro voglia ancora farlo», ha commentato quindi sibillina la deputata.
«Voglio quindi rassicurare il sindaco di Venafro Alfredo Ricci, che in alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa ha lamentato un ritardo del Cnr di Pisa nel dare riscontro alla bozza di accordo di collaborazione inviata il 9 dicembre scorso, manifestando l’intenzione di voler attendere ancora poco tempo e, addirittura, di studiare eventualmente altre alternative. Ricordo però al Sindaco – ha affermato ancora la Testamento – che il Cnr di Pisa ha ricevuto la bozza dal Comune di Venafro solo il 9 dicembre, due mesi dopo l’impegno preso tra le parti nel corso del tavolo tecnico tenutosi il 7 ottobre presso il Comune e che il mese di dicembre è fortemente condizionato dalle festività natalizie, che riducono le tempistiche lavorative di amministrazioni ed enti pubblici. Per questo motivo, le dichiarazioni del sindaco Ricci hanno creato non poco stupore nel professor Bianchi, considerando che la collaborazione tra Comune e Cnr di Pisa non era mai stata messa in discussione. Sarebbe un vero peccato se tutto il lavoro fatto finora, propedeutico all’avvio dello studio, andasse perduto, perché l’apporto scientifico, il bagaglio di competenze e l’imparzialità che può fornire il Cnr di Pisa non può essere garantita da nessun altro soggetto».

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