L’inquinamento non allenta la morsa sulla Piana di Venafro. Anche durante il primo giorno di blocco del traffico la centralina dell’Arpa ha registrato sforamenti. La situazione è dunque drammatica, con la Polizia municipale che, nonostante il sensibile calo della circolazione soprattutto dei mezzi pesanti, ha intensificato i controlli allargando il raggio d’azione fino alle strade più interne.
Intanto, dal Centro nazionale delle ricerche è arrivata una bocciatura senza appello verso le ordinanza di limitazione del traffico veicolare. Sostanzialmente la direttrice dell’Istituto sull’Inquinamento atmosferico Cinzia Perrino ha sentenziato che non servono a nulla. In una intervista a La Repubblica, l’esperta del Cnr ha fatto sapere che le giornate di stop al traffico purtroppo «incidono poco» sulla qualità dell’aria: «Sono misure che lasciano un pò il tempo che trovano». L’esempio è stato chiarissimo. È come avere tanti fumatori in una stanza e chiedere a due di loro di spegnere la sigaretta; finché non si aprono le finestre, le condizioni non cambieranno. E tra traffico, riscaldamenti civili «ed emissioni agricolo-industriali la situazione è drammatica». Inoltre, come sottolineato dalla Perrino a La Repubblica, «c’è stato un aumento importante dell’uso di legna e pellet per il riscaldamento, di termostufe, termocamini e caminetti, tutte strutture che emettono molte polveri, anche se sono impianti piccoli e domestici».
Che il traffico non sia il principale indiziato dei continui sforamenti un pò lo si era capito. Regione ed Arpa Molise hanno calcolato il contributo dei trasporti stradali tra l’11 e il 17%. Ma del resto, come abbiamo riferito ieri, la centralina mobile dell’Arpa Campania installata a Vairano Scalo ha restituito dati chiarissimi: quattro sforamenti di Pm10 in due mesi, fino al 31 dicembre scorso. Eppure, di certo non si può dire che il traffico nel centro casertano sia di molto inferiore a Venafro…
Sull’argomento è intervenuto pure l’assessore del Comune di Sesto Campano Antonio Martone: «Premesso che per l’ambiente non si fa mai abbastanza, penso che Alfredo Ricci possa avere anche ragione di lamentarsi di essere stato lasciato solo, però prima di emettere l’ordinanza, per avere l’effetto desiderato e considerato che le comunicazioni dell’Arpa arrivano a lui, avrebbe dovuto coinvolgere le amministrazioni limitrofe per capire insieme quali interventi complessivi si potevano adottare».
L’assessore Martone, quindi, ha fatto sapere che «noi saremmo stati ben lieti di sensibilizzare Colacem a diminuire la produzione in questo particolare momento viste le condizioni metereologiche che non aiutano». L’alta pressione, come è noto, non “libera” dalle polveri presenti, anzi le ingabbia: tutto ciò che viene emesso dalle varie fonti resta sotto la cappa di smog evidente in questi giorni nella Piana ‘soffocando’ di inquinamento gli abitanti. Sia come sia, stando a quanto abbiamo appreso dall’Arpa Molise, presso il cementificio dal 13 al 15 gennaio è stata sottoposta a manutenzione la linea di cottura del clinker.
“Tornando” a Venafro, la centralina Arpa di via Campania ha disegnato ancora una volta uno scenario preoccupante, da emergenza, con il nono sforamento in 14 misurazioni nel 2020, ai quali andrebbero sommati quelli della fine dello scorso anno.
Nel dettaglio, il livello raggiunto martedì 14 gennaio, primo giorno dell’ordinanza di limitazione del traffico, è stato pari ad 85 ug/m3 (su un limite di 50 ug/m3). Per il Pm2,5 la situazione non è stata migliore: 70 ug/m3 (su un limite annuale di 25 ug/m3). La cosa più preoccupante, comunque, è il trend: nel primo giorno di vigenza dell’ordinanza le polveri anziché scendere, sono salite rispetto ai giorni precedenti…
riccardo prete

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