Il caso Unilever all’attenzione della politica nazionale. E direttamente del Ministero per lo Sviluppo economico. A portare la vertenza a Roma ha provveduto il Partito democratico con il segretario e consigliere regionale Vittorino Facciolla. «Noi del Pd abbiamo preso a cuore la situazione – ha fatto sapere Facciolla – e stiamo agendo concretamente. Martedì 28 interesseremo della questione il ministro del Sud Provenzano in visita in Molise mentre il 30 gennaio alle ore 16 abbiamo fissato un incontro a Roma con le organizzazioni sindacali presso il Mise con la sottosegretaria Alessia Morani che ringrazio personalmente per l’interessamento».
Secondo Facciolla è dunque «finito il tempo dei proclami e delle chiacchiere vuote, è ora di attivarsi e di fare tutto il possibile per comprendere quali sono le intenzioni della multinazionale e i prossimi passaggi previsti per tutelare i lavoratori e per scongiurare la mannaia di ulteriore disoccupazione».
Il Pd si è dunque mosso poiché «da fonti attendibili ci è giunta notizia che la chiusura di Unilever al Nucleo industriale di Pozzilli è ormai cosa certa. In verità le principali sigle sindacali già da tempo hanno cercato di dare l’allarme e accendere i riflettori su una situazione che definire drammatica è ben poca cosa dato che riguarda la perdita del posto di lavoro di circa 200 persone, 400 se si considerano tutti coloro che gravitano attorno all’indotto creato da Unilever. È sconvolgente notare il silenzio delle istituzioni ed in particolare sia del presidente Toma che dell’assessore Mazzuto in merito a questa vicenda che rischia di non avere l’attenzione che merita – ha quindi attaccato il segretario molisano del Pd Facciolla -. Mi chiedo se il presidente Toma e l’assessore regionale al Lavoro abbiano compreso il senso di questa nuova crisi che attanaglia il nucleo di Pozzilli».
In realtà, più che silenzio i vertici della giunta regionale hanno professato calma, rassicurando, attraverso Primo Piano Molise, i dipendenti. Ricordiamo che da lunedì i lavoratori inizieranno lo sciopero ad oltranza se da Roma non arriverà la convocazione del tavolo nazionale presso Federchimica chiesto dai sindacati per fare chiarezza.
Dal Consorzio industriale intanto hanno (ri)preso carta e penna. Dopo aver allertato Toma nelle settimane scorse, questa volta per chiedere formalmente all’assessore regionale al Lavoro di intervenire. La presidente Stefania Passarelli e il direttore Mauro Belviso hanno dunque invocato un ruolo più attivo di Luigi Mazzuto nella crisi scatenata presso lo stabilimento di Pozzilli.
Secondo i lavoratori, scrivono Passarelli e Belviso all’assessore, «le comunicazioni rassicuranti dei vertici di Unilever non sono attendibili. L’eventuale chiusura della Unilever di Pozzilli sarebbe particolarmente grave perché l’impatto sulla realtà della provincia di Isernia sarebbe devastante. Sarà messa a rischio la tenuta dell’equilibrio sociale, già precario per la situazione generale».
Quindi, i vertici del Nucleo sottolineano come «la cosa sarebbe particolarmente grave anche per l’intero Consorzio industriale, visto il ruolo positivo svolto dalla Unilever nei 40 anni di permanenza. Ha dato, oltre alle centinaia di occupati (tra diretti ed indiretti), anche tanta credibilità all’area, favorendo la localizzazione di numerose aziende extra regionali».
A Mazzuto insomma la richiesta di «profondere tutta l’energia di cui è capace nel tenere alta la vigilanza sui tavoli nazionali nel caso dovessero aprirsi, assicurandosi che ci sia la presenza delle rappresentanze sindacali regionali insieme alla Regione Molise, in modo da non lasciare le decisioni nelle mani di chi non avrà molto a cuore la difesa dell’interesse di un territorio come il nostro, politicamente debole a causa del ristretto numero di cittadini/elettori. Ci rendiamo conto che in questo momento regna anche tanta confusione e che la verità non è ben chiara anche per il ruolo di dialettiche interne al mondo sindacale locale. È il momento in cui il senso di responsabilità verso l’interesse generale deve prevalere sugli interessi particolari dei singoli o di parte». Uno sforzo, pertanto, affinché l’azienda «trovi ancora oggi conveniente restare nel Molise. Noi come Consorzio siamo pronti a fare la nostra parte come già fatto, più volte, in passato. Sappiamo, però, che nonostante la nostra determinazione, da soli non possiamo risolvere un problema che passa sopra le nostre teste. Il ruolo istituzionale di Mazzuto è, in questa circostanza, fondamentale e ci contiamo».

riccardo prete

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.