E con i 97 ug/m3 del 23 gennaio sono 15 gli sforamenti di Pm10 a Venafro: esattamente come la Capitale.
Nella speciale e poco ambita classifica “Mal’Aria” di Legambiente, la città si piazza a pari merito con Roma e sotto solo a Frosinone e Milano (19 sforamenti), Padova, Torino e Treviso (18 sforamenti), e Napoli (16 sforamenti).
Un record, o giù di lì, davvero poco invidibiale. E anche poco ‘spiegabile’ soprattutto in questo periodo in cui, ad esempio, uno degli impianti considerati impattanti e sottoposti ad Aia come la cementeria di Sesto Campano è ferma. Spenta, totalmente. E dopo giorni di riflessioni sulle cause dell’inquinamento e di polemiche, proprio da Colacem hanno fatto notare, dati alla mano, come le polveri sottili siano tornate alle stelle «mentre lo stabilimento è fermo per manutenzioni ordinarie dal 14 gennaio scorso».
Insomma, «si conferma ancora una volta che l’impianto Colacem, controllato 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, non ha alcuna correlazione significativa riguardo le polveri fini della Piana di Venafro. E lo sappiamo da 10 anni a questa parte».
Dal cementificio hanno quindi fatto sapere di ritenere «opportuno che tutti si adoperino per affrontare seriamente il problema, evitando strumentalizzazioni fuorvianti. Colacem resta aperta al dialogo con il territorio, perché solo attraverso ragione e scienza si potranno individuare soluzioni utili alla comunità».
Certamente di “soluzioni” potrà suggerirne lo studio epidemiologico, ma solo tra 24 mesi. Bene sarebbe, quindi, lavorare sin da ora a cercare le cause di un così elevato livello di polveri sottili, a cui certamente contribuiscono i fattori climatici ed anche i riscaldamenti domestici ma che non tutto spiegano considerato che, a parte il vento forte di lunedì (e in costanza di temperatura), non sono cambiati granché mentre invece la curva del Pm10 e quella del Pm2,5 è andata su e giù per giorni.
In altre parole, se l’aria si è ripulita con pioggia e vento, chi poi ha contribuito ad inquinarla nuovamente in maniera così importante? Forse si tratta più semplicemente di effetto cumulo, ed accumulo? Ciò significherebbe che nella Piana le polveri non si disperdono così facilmente come altrove. Con tutte le conseguenze del caso.
R. P.

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