Come sottolineavamo proprio pochi giorni fa, sulla turbogas a Presenzano – seppur con le dovute eccezioni – sembra essere sceso il silenzio istituzionale. Comitati a parte, non si hanno pressoché più notizie dell’iter per la realizzazione della centrale nel territorio altocasertano. L’altro giorno (come riportato da queste stesse colonne) la deputata 5 Stelle di Pietravairano Margherita Del Sesto aveva anticipato il tentativo di “ostruzione” attraverso la via ‘archeologica’. Proprio perché, forse, non si riescono a trovare sponde nei Ministeri competenti dell’Ambiente e dello Sviluppo economico.
«Scongiurare la costruzione della centrale Turbogas di Presenzano: tante parole, pochi fatti»: il consigliere regionale Antonio Tedeschi non ha chiaramente perso l’occasione per sottolineare ai portavoce molisani del Movimento 5 Stelle la loro – a suo dire – scarsa efficacia in questo caso nell’azione politica.
Tedeschi ha accusato i grillini «di nascondersi dietro pochi e superficiali atti, fino ad ora insufficientemente incisivi ai fini del raggiungimento dell’obiettivo finale. Obiettivo che prevede un incontro congiunto con i Ministri competenti, le amministrazioni locali del Casertano e del Venafrano, le Regioni Molise e Campania e le associazioni ambientaliste di entrambi i territori che, a gran voce, si stanno battendo per evitare l’ennesimo duro colpo alla qualità dell’aria e al benessere delle popolazioni che abitano proprio nella piana di Venafro e nell’alto Casertano».
Da mesi ormai si predica invece nel deserto. Con manifestazioni, incontri, tavoli: nessuno veramente incisivo finora. Ammesso che vi sia ancora la possibilità di bloccare l’iter. Il 7 marzo, intanto, i comitati torneranno a radunarsi in un’assemblea pubblica convocata presso il campo sportivo di Presenzano.
Nel frattempo, la deputata campana Del Sesto ha informato come «dalle foto che stanno circolando sul web nelle ultime ore, relative al cantiere, è apparso evidente il ritrovamento di una tomba. Si nota pure che, durante lo scavo, sono state contrassegnate le diverse unità stratigrafiche. Appare chiaro, quindi, che lo stesso sia stato eseguito in regime di assistenza scientifica qualificata. Tuttavia – ha proseguito la parlamentare 5 Stelle -, la Soprintendenza dovrà informarmi sull’eventuale presenza in situ di archeologi già al momento dell’apertura del cantiere, oppure se tale personale qualificato sia stato nominato in corso d’opera».
A fare da “controcanto”, ancora Tedeschi: «Purtroppo sono loro ad avere il coltello dalla parte del manico, sono loro ad avere corsie preferenziali per interloquire con i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, dai quali si attendono ancora risposte. Dopo più di due mesi, infatti, tutto tace. Nonostante la pubblicazione di delibere ad hoc da parte delle amministrazioni comunali delle aree interessate, le manifestazioni in difesa della salute dei cittadini e dell’ambiente, diversi incontri tra le istituzioni e la mia mozione contro la realizzazione della turbogas, approvata all’unanimità in sede di Consiglio regionale, è chiaro – ha sottolineato il consigliere molisano – che mentre tutti gli altri continuano a battersi per la causa, i nostri parlamentari restano impassibili di fronte ad una situazione che potrebbe peggiorare ancor di più lo stato di un territorio fortemente provato dalla presenza di stabilimenti particolarmente impattanti. Alla luce di questo mi chiedo cosa rappresentino gli esponenti molisani se, di fatto, non sono in grado neanche di organizzare un incontro, non con le segreterie e i portavoce dei Ministeri, ma con i ministri stessi. Ad ogni modo, vorrei ricordare loro che in ballo c’è la salute della nostra gente, che dovrebbe rappresentare per tutti e in ogni circostanza la priorità assoluta. Se le loro istanze non saranno accolte e se non saranno in grado di far valere e difendere i diritti dei molisani a mio avviso, sarebbe saggio abbandonare il gruppo di appartenenza per il bene comune».
Pr

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