Inizialmente si era pensato ad un malore, invece poi si è scoperto che il 70enne era riverso a terra sull’asfalto in via Campania perché investito da un’auto.
Quindi, l’anziano che ora si trova ricoverato in condizioni “serie” e soccorso in stato confusionale dal 118 non era caduto da solo. Adesso la Polizia municipale indaga per omissione di soccorso e cerca attivamente il pirata della strada che il 3 marzo nonostante l’uomo a terra ha pensato bene di procedere. Secondo indiscrezioni, comunque, la dinamica non è chiarissima poiché quando l’anziano è stato sbalzato sull’asfalto i testimoni avrebbero visto sostanzialmente due auto in contemporanea ‘passare’ vicino al 70enne. Al vaglio ci sono pure le immagini della videosorveglianza, nella speranza che possano offrire maggiori dettagli di quanto avvenuto.
Intanto, a Primo Piano Molise è giunto l’appello della figlia che ha raccontato come «il 3 marzo (martedì) alle 18 circa, in via Campania del Comune di Venafro, mio padre di 70 anni è stato investito mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali, nei pressi dei negozi di pasta all’uovo “Pastamania” e di piante e fiori “Pompeo Remo Fioraio”. Giunto all’altezza della macelleria è stato investito da una autovettura Fiat “Grande Punto” nera guidata da una donna – riferisce la figlia -. A seguito dell’urto mio padre è finito a terra, sulla strada e sotto la pioggia, privo di sensi».
Quindi, sempre secondo la figlia, ma le versioni sono contrastanti, «la signora è inizialmente scesa dalla macchina, disperata per l’accaduto, sostenendo di non essersi accorta della presenza del pedone, per poi dileguarsi».
Poi, «mio padre, grazie all’iniziativa e alla sensibilità di alcuni dei presenti in loco, che ringrazio pubblicamente, è stato soccorso dall’autoambulanza e trasportato all’ospedale di Isernia, dove è tuttora ricoverato».
A tal proposito, il 70enne ha riportato fratture alle costole con lesione ai polmoni ed escoriazioni ed ematomi vari sul corpo. I sanitari non hanno escluso complicanze per i danni riportati a livello polmonare.
«Voglio sperare che la signora abbia riflettuto sul suo comportamento e prima che venga effettuata la denuncia penale contro ignoti per omissione di soccorso si faccia viva contattandomi al più presto», è l’appello della figlia che spera anche «che qualcuno possa fornire (anche in anonimo) utili indicazioni ed indizi sulla dinamica dell’incidente».

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