L’ospedale di comunità Santissimo Rosario designato quale presidio per ospitare in totale 20 pazienti positivi al Covid-19, ma solo asintomatici.
Da ieri sera, quindi, sono partite le operazioni per trasferire 13 anziani dalla casa di riposo di Agnone nonché i cinque contagiati della casa alloggio di Cercemaggiore ricoverati al “Vietri” di Larino. La Rsa (inaugurata a luglio dello scorso anno ma mai entrata in funzione) è stata quindi adibita a reparto per pazienti positivi al coronavirus ma in buone condizioni, cioè senza sintomi.
Ingresso indipendente e separato, con personale sanitario nuovo, fresco di nomina dell’Asrem: 6 infermieri e 7 operatori socio-sanitari sono stati assegnati al “reparto” con la previsione di ulteriori contrattualizzazioni. Al momento di andare in stampa era in corso il trasferimento da Agnone e da Larino con ambulanze della Croce Rossa giunta da Roma e “scortate” dalla Protezione civile nazionale.
A caldo, il sindaco Alfredo Ricci ha ricordato come nell’Unità di crisi dell’altra sera avesse espresso «parere negativo al Ss Rosario quale ospedale Covid. L’idea che era stata prospettata era di ospitare pazienti a basso e medio livello di assistenza medica per allegerire gli ospedali Covid. Invece oggi (ieri, ndr) il Consiglio regionale ha approvato una mozione che prevede come Venafro debba accogliere pazienti Covid non sintomatici».
Il primo cittadino ha tenuto a sottolineare che «di fronte a decisioni assunte dal Consiglio regionale e per emergenza di protezione civile c’è poca possibilità per noi di impedire la scelta. Voglio dire che comunque sono state chieste precise rassicurazioni, e l’Asrem ha dato garanzie. Noi ovviamente verificheremo».
Al di là della stretta attualità, il sindaco Ricci ha voluto anche “anticipare” i tempi: «Adesso è da capire come questa decisione si possa collegare con il futuro del Ss Rosario, cioè quando tornerà la normalità. Si dovrà tenere presente che Venafro sta dando, volendo o non volendo, un apporto determinante… Ciò andrà riconosciuto. In ogni caso, questa emergenza ci sta facendo capire quanti limiti ci sono nella sanità molisana. Al commissario ad acta dico già oggi se possiamo iniziare a modificare la bozza del Piano sanitario: ad esempio il Punto di primo intervento lo vogliamo prevedere o no?!».
Inoltre, Ricci ha chiesto nuovamente e con forza l’esecuzione (e comunque l’accelerazione delle procedure) di tamponi a tutte le persone che sono state a contatto diretto con i positivi, anche se asintomatici.
Intanto, in segno di speranza e di lotta contro il coronavirus il Comune di Venafro ha illuminato di tricolore la palazzina Liberty.
Pr

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