Dopo un periodo di relativa calma, al punto Covid-19 di Venafro ieri pomeriggio è scoppiato nuovamente il caos. Oltre che il caso. Proprio così poiché 16 bambini e 5 maestri sono stati lasciati ‘abbandonati’ nel piazzale in attesa dell’autorizzazione al tampone.
Alunni di 8 anni che lunedì hanno scoperto di essere in classe con un positivo e quindi convocati per le vie brevi dalla stessa scuola e dal sindaco a recarsi alle ore 15,20 di ieri presso il Ss Rosario. Una volta giunti sul posto, però, la brutta sorpresa. I loro nomi non risultavano nell’elenco dell’Asrem. Facile immaginare lo sconcerto e la rabbia dei genitori.
Dopo un lungo tira e molla, alcune mamme hanno contattato direttamente il direttore generale Asrem Oreste Florenzano: «Ringraziamo il dg per l’estrema disponibilità dimostrata. Ci ha garantito che avrebbe risolto l’incresciosa situazione. Ed effettivamente dopo qualche minuto così è stato. Ci ha rassicurato che la prenotazione era andata in porto e si è scusato con noi. Quindi ci siamo rimessi in attesa per la chiamata. Tuttavia dopo diversi minuti nessuno ha chiamato i nostri figli…». Intanto si erano fatte quasi le 17. Un’ora e mezza in un posto, anche se all’aperto e con il dovuto distanziamento, che in teoria potrebbe ospitare persone contagiate non è il massimo per dei bambini. Passa ancora qualche minuto e alcune mamme provano a chiedere informazioni. Unica risposta: ci sono oltre 100 persone prenotate, i vostri figli devono attendere la fine del trurno. Nessun riguardo, a quanto pare, per il fatto che si trattasse di bambini. Così, inviperiti i genitori hanno portato via i loro figli senza eseguire il tampone. Stesso dicasi per le maestre.
«Il cittadino si fida delle istituzioni. Che sia il Comune, la scuola o l’Asrem. Ci avevano dato un appuntamento e noi regolarmente ci siamo presentati. Operando in questo modo però si rischia di far perdere credito alle istituzioni. Sarebbe bastato alternare i bambini di 8 anni con le persone di cui avevano ricevuto la prenotazione per risolvere tutto. Invece niente. Avremmo dovuto attendere fino alla sera in pratica in un piazzale! Comprendiamo l’emergenza, i problemi e i disagi, lo stress ecc… ma non può essere il cittadino a pagare. Comprendiamo le ragioni del personale, ma è il lavoro che hanno scelto. Molti di noi hanno perso una giornata di lavoro per essere qui presenti come ci era stato chiesto da scuola e Comune…». In sostanza, dei contatti di posiitvo sono stati pertanto “costretti” a tornare a casa. Con la garanzia del dg Asrem Florenzano che sarannno richiamati a breve. Questa volta, si presume, direttamente dall’Asrem, con autorizzazione e puntuale inserimento nell’elenco.

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