Antonio La Porta è stato condannato a 28 anni di carcere. Questa la sentenza emessa alle 16.30 di questo pomeriggio, dopo 4 ore e mezza di camera di consiglio, dai giudici della Corte d’Assise di Campobasso nei confronti dell’uomo che nel maggio dello scorso anno uccise il fratello Vincenzo al culmine di una lite per un terreno conteso a Campodipietra.

I giudici del tribunale del capoluogo del Molise lo hanno ritenuto colpevole del reato di omicidio aggravato, ma hanno escluso le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi (l’accusa stamattina aveva chiesto l’ergastolo). Stabilita anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. La Corte ha fissato in via provvisoria una provvisionale da 20mila euro per ciascuna delle 7 parti civili, ma il risarcimento danni complessivo dovrà essere stabilito in separata sede. La Porta ha assistito impassibile alla lettura del verdetto. Il suo avvocato, Carmine Verde, ha già preannunciato il ricorso in appello dopo che avrà letto le motivazioni della sentenza.

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