Caro direttore, chi le scrive è un cittadino molisano che sente il dovere di denunciare una situazione che mi ha profondamente indignato e sulla quale riscontro un silenzio totale delle istituzioni coinvolte.
Qualche giorno fa sono stato in vacanza con la mia famiglia in Belgio per la precisione a La Louviere dove vivono gli zii di mia moglie originari come noi di Campobasso.
Abbiamo visitato i luoghi simbolo del turismo locale da Gent a Bruges passando per Namur fino ovviamente a Bruxelles.
Nella capitale oltre alle mete turistiche tipiche del visitatore ci siamo spinti nel quartiere delle istituzioni. Lì tramite la segreteria di un esponente politico di Fratelli d’Italia abbiamo visitato il Parlamento europeo e il museo virtuale del Parlamentarium.
Trovandoci nella zona “europea” della città convinco i miei figli ad andare a visitare la sede della Regione Molise dove ero stato una volta quasi dieci anni fa.
Non l’avessi mai fatto. Percorsi 400 metri che separano il Parlamento da Rue de Toulouse (la strada dove si trova la sede della Regione Molise) lo scenario a cui assistiamo è raccapricciante.
Un edificio che ricordavo splendido nel suo pregio architettonico totalmente in uno stato di abbandono e di degrado. Dalle finestre si intravedevano gli interni e lo scenario ai nostri occhi era simile a quello di una casa stregata, l’erba del giardino alta.
Insomma, vedere uno scempio del genere mi ha profondamente colpito.
La nostra piccola Regione che aveva una sede splendida e funzionale nel cuore delle istituzioni europee ha ora un rudere abbandonato di cui nessuno parla.
Ovviamente di fronte alla macabra scoperta faccio qualche chiamata per saperne di più e mi dicono che la sede è chiusa e inattiva da quasi tre anni. Utenze staccate, funzionari che lavoravano lì distaccati non si sa dove (qualcuno diceva in smart working in Italia, qualcun altro presso la sede della Regione Abruzzo a Bruxelles).
Insomma, nel momento storico in cui tra Pnrr e Fondi della nuova programmazione ogni Paese e ogni Regione si gioca una partita fondamentale con l’Europa, la nostra Regione si permette il lusso di avere una sede a Bruxelles che immagino rappresenti un costo anche se inattiva senza trarne i vantaggi operativi e di immagine che una simile struttura dovrebbe rappresentare.
La cosa stride notevolmente con le intenzioni manifestate, a parole, dal presidente Toma che nel 2019 annunciava la creazione di due progetti “Molise House” e “Molise Hub” al fine di aprire le porte della sede istituzionale nella capitale belga a imprese, professionisti, scuole e università.
Ebbene quelle porte non solo le abbiamo trovate chiuse ma le abbiamo viste in uno stato di abbandono e di degrado deplorevole.
Non so quanto siano informati della vicenda i 20 consiglieri e i componenti della giunta regionale ma trovo assurdo e ridicolo che nessuno di essi si interroghi su questo edificio.
Provo profonda vergogna per quello che ho visto e sincero rammarico per come per l’ennesima volta ci distinguiamo in negativo rispetto alle altre Regioni italiane che hanno sedi aperte, operative, funzionanti che dialogano con le istituzioni europee nell’interesse delle proprie aziende e dei propri cittadini.
Marco Palladino

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