«Meglio tornare al voto. Anche io come i molisani mi sento tradita e delusa»: l’ex leghista Aida Romagnuolo getta altra benzina sul fuoco della polemica che si è scatenata nella maggioranza consiliare di Palazzo D’Aimmo dopo le nomine del Cda di Molise Acque e arriva addirittura a chiedere nuove elezioni.
«Ma per davvero nella maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale c’è qualcuno che è convinto che i molisani hanno l’anello al naso? Per davvero – incalza Aida Romagnuolo – c’è qualcuno che di proposito e, sappiamo tutti chi è, non portando le nomine in Consiglio regionale è convinto che loro sono i furbi e gli altri i fessi? Il Molise muore, e di venerdì, come sempre più spesso accade di venerdì, i soliti furbetti invece di pensare ai disoccupati e a creare una seria politica del lavoro, pensano alle poltrone, solo alle poltrone. Io non ci sto, non ci sto a questo modo di fare politica mentre il Molise e i molisani hanno bisogno di essere aiutati e sostenuti per sopravvivere. Il Molise muore, le aziende chiudono, i giovani e intere famiglie scappano all’estero e qui si pensa agli incarichi. Ormai qualcuno gioca con il fuoco, in una polveriera come il Molise di senza lavoro. E tutto questo, ripeto, sulla pelle dei molisani, della povera gente, di tante famiglie disperate. Io non ci sto a questa politica, dove si pensa al nulla, a non occuparsi di lavoro, sanità, trasporti, servizi. Io non ci sto e mi batterò perché vengano sconfitti gli interessi personali, perché emerga sempre la verità. Non posso più accettare la politica dei furbi in un Molise che ha invece bisogno di uomini leali è una seria politica per i cittadini e per il territorio, perché i molisani, ripeto, hanno fame di lavoro, di sanità, di servizi. Il Molise e i molisani – conclude Romagnuolo – rassegnati, traditi e delusi come me, aspettano che succeda finalmente un vero shock che ci riporti al più presto alle urne».

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