Trasporti, sport e impiantistica sportiva. Si alleggerisce parecchio la dotazione di deleghe dell’assessore Vincenzo Niro. Tre settori non da poco, il primo da sempre sotto i riflettori, sono tornati in mano al presidente. Per decisione del presidente che però ha lasciato intendere che potrebbe a breve riassegnarli ai ‘vecchi’ proprietari.
Toma ci ha tenuto a precisare che non è una punizione per gli assessori che perdono ‘pezzi’. Ma l’impatto è notevole. Soprattutto per Niro, che lascia un campo (quello dei trasporti) pieno di ostacoli, scontri e difficoltà (per qualsiasi governo regionale che si è succeduto) ma anche strategico. «Ognuno di noi è utile ma non indispensabile. Io in questi due anni ho lavorato e continuerò a farlo. A chi arriva dopo di me lascio in eredità molte cose, gli auguro perciò buon lavoro e buona fortuna».
Non l’ha presa… malissimo, Niro. Potrebbe essere una tensione passeggera, destinata a rientrare fra qualche giorno. O chissà che invece fra qualche tempo si potrà datare al 9 maggio 2020 – quando Toma ha riassegnato le deleghe dopo l’azzeramento – una svolta nei rapporti e negli equilibri interni alla maggioranza di centrodestra.
Quando si è discusso e deciso l’azzeramento della giunta e l’abolizione della surroga, pare che di cessione di deleghe pur se temporanea non si fosse parlato. Niro non sapeva che avrebbe dovuto pagare un pegno piuttosto consistente. Lo ha capito negli ultimi giorni dalle dichiarazioni del presidente. A Primo Piano Toma disse qualche giorno fa: farò aggiustamenti sui settori che non hanno funzionato bene, quelli li riprenderò io. Trasporti e sport con l’impiantistica li ha ripresi da Niro, l’ambiente da Cavaliere, l’università e la ricerca da Di Baggio e la semplificazione da Cotugno.
«54 milioni che arriveranno nei prossimi due anni per la mobilità sostenibile utilizzabili anche per l’ammodernamento del parco automezzi, altri 7 milioni recuperati un mese e mezzo fa, altri 9 arriveranno per il sistema ferroviario. E poi il sottopasso di Campobasso e l’eliminazione dei passaggi a livello, la riattivazione – se ricominciano i lavori – della Termoli/Campobasso. A dicembre, secondo il timing attuale, parte il treno elettrico per Roma e per Napoli. Penso di aver fatto quello che era nei miei compiti – sottolinea Niro -. Non mi hanno fatto pubblicare il bando per il trasporto extraurbano a dicembre perché il Consiglio regionale scorso ha fatto altre scelte. Ho sollecitato il Ministero sulla predisposizione degli atti per la gara con lotto unico. Mi pare di aver adottato le misure di contenimento per l’emergenza Covid sul sistema trasporti, al netto di qualche azione forse strumentale. Ho avviato la procedura per attivare l’app ‘Mobil Molise’, penso che sarà pronta in una decina di giorni». È la chicca dell’eredità che Niro lascia al successore, che per ora è Toma. L’app renderà accessibili gli orari di bus urbani ed extraurbani, le coincidenze con i treni. Sarà possibile, spiega l’assessore, prenotare le corse e al tempo stesso l’app consentirà alla Regione di controllare «il percorso degli autobus e le persone che salgono a bordo. Una cosa che in 30 anni non si era riusciti a realizzare. Questo è quel che ho fatto io. Altri altri, il resto…».
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