Il movimento popolare del Guerriero Sannita, tramite il suo leader Giovanni Muccio, torna ad interessarsi del sistema sanitario in regione e lo fa entrando del merito del servizio di ingegneria clinica.

“Che esiste – spiega – ma procede a piccoli passi poco conosciuto nonostante le grandi potenzialità che in un sistema sanitario come quello regionale potrebbe apportare in termini di beneficio economico e sanitario. La telemedicina potrebbe rappresentare un monitoraggio remoto nella gestione delle malattie croniche come il diabete o gli scompensi cardiaci. Condizioni croniche, difficili da gestire e che richiedono aderenza costante alle terapie, monitoraggio continuativo e supervisione medica. Condizioni che, oltre a gravare sulla vita dei pazienti pesano sulle spalle del Servizio sanitario regionale. Di qui un suggerimento che il movimento si augura non venga fatto proprio da vecchi volponi che possano trarre benefici solo per loro o eventualmente per qualche familiare, senza apportare benefici reali alla collettività, ma che sia recepito da chi di dovere”.

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