Amanti dello shopping, preparatevi: sono ufficialmente partiti i saldi invernali!
La prima regione a beneficiare degli sconti da capogiro, a partire da ieri, è stata la Basilicata. Oggi sarà il turno della Valle d’Aosta mentre dal 5 gennaio aderiranno all’iniziativa commerciale anche le altre regioni italiane, compreso il Molise. Ad applicare per ultima sconti e offerte è la regione Sicilia nel giorno dell’Epifania. Quest’anno la spesa si aggirerà intorno ai 250 euro a famiglia, pari a circa il 10% del reddito mensile disponibile, secondo le stime dell’Adoc: «La spesa delle famiglie per i saldi non supererà i 250 euro, secondo le nostre previsioni – dichiara Roberto Tascini, presidente dell’associazione a tutela dei consumatori – purtroppo la combinazione tra redditi bassi e spese primarie e irrinunciabili elevate, come quelle sostenute per alimentazione, casa, trasporti e tasse, non permette alle famiglie italiane di destinare grosse cifre alle spese extra come i saldi. Anche perché i saldi arrivano, come sempre, dopo le festività natalizie, una circostanza che limita ulteriormente la corsa agli acquisti, almeno nel periodo iniziale».
Proprio per risparmiare il più possibile, sottolineano dall’associazione, «gli acquisti più ingenti si concentreranno infatti nel periodo finale, quando gli sconti arriveranno fino al 50-60%».
E almeno un acquisto su tre verrà effettuato online. «È importante rilevare che, almeno secondo le nostre stime, circa il 30% dei consumatori effettuerà acquisti a saldo online. Un dato che non sorprende, vista la crescita esponenziale dell’e-commerce. Che, ricordiamo, è un settore che riesce a fare affari tutto l’anno rispetto ai negozi fisici, dato che sul web è sempre possibile approfittare di sconti e offerte, in media del 10-15%. E che già a novembre ha approfittato del Black Friday».
Insomma, dopo le consistenti spese effettuate nel periodo natalizio, tutti attendono con ansia di poter acquistare prodotti, soprattutto capi d’abbigliamento, a prezzi notevolmente ridotti.La Guardia di Finanza però mette in guardia i cittadini attraverso un vademecum che è possibile consultare sul sito istituzionale.
Dai prezzi gonfiati ai regolamenti su cambi e garanzia, sono tante le accortezze da non sottovalutare.
Bisogna stare attenti alle reali opportunità di risparmio, fare una valutazione del rapporto qualità prezzo e ricordare sempre che la riduzione dei prezzi non comporta una diminuzione di diritti di chi compra.
I saldi, per legge, non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli di carattere stagionale e quelli suscettibili di notevole deprezzamento se venduti durante una certa stagione o entro un breve periodo di tempo, in quanto fortemente legati alla moda (art. 15 d.lgs 114/98).
Lo sconto inoltre deve essere espresso in percentuale e sul cartellino deve essere indicato anche il prezzo normale di vendita (art. 15 D.lgs 114/98). I prodotti in saldo dovrebbero comunque essere ben separati da quelli non scontati al fine di evitare la possibile confusione tra prodotti in sconto e prodotti a prezzo pieno. Il venditore è tenuto ad applicare lo sconto dichiarato; se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, sarà bene comunicarlo al negoziante e non esitare, in caso di difficoltà, a contattare l’ufficio di Polizia Annonaria del Comune.
I negozianti convenzionati con una carta di credito sono tenuti ad accertarla anche nel periodo dei saldi. Se si rifiutano di permettere il pagamento con la carta o richiedono per l’utilizzo un prezzo più elevato, sarà bene rappresentarlo alla società che ha emesso la carta.

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