«Non si era mai vista così tanta gente riunirsi nella Chiesa Madre di Guglionesi, forse neanche per la messa di Natale».
Sono queste le parole di alcuni cittadini guglionesani che, già dalle 16 hanno preso posto per poter assistere alla lectio magistralis del critico d’arte Vittorio Sgarbi.
Dopo aver visitato Vasto, per poter ammirare uno dei tanti dipinti di Michele Greco di Valona, il critico è arrivato a Guglionesi intorno alle 18 e, prima di raggiungere la Chiesa di Santa Maria Maggiore, ha visitato le altre chiese, quella di Sant’Antonio e quella di San Nicola. Accompagnato dal sindaco Mario Bellotti e scortato dal tenente Pica e dal maresciallo Lonati ha fatto, poi, il suo ingresso in chiesa accolto da un caloroso applauso.
Ha, però, comunque fatto aspettare il pubblico presente perché ha voluto ammirare i dipinti esposti nella chiesa.
«Alla mano e divertente. Come lo vedi in televisione», hanno detto in molti.
Un senso dell’umorismo sottile, una critica non troppo velata a Salvini anche se parla di arte. «Salvini non avrebbe potuto cacciare un albanese, viste le sue bellissime opere».
Un’opera importante per il patrimonio artistico guglionesano che da pochi anni è tornata nella cittadina. Vittorio Sgarbi l’ha voluta fortemente all’Expo di Milano del 2015, perché «è un dipinto che nasce da un dialogo tra mondi lontani che oggi sono nel conflitto salviniano e, cominciarono quando ci fu il primo sbarco degli albanesi.
Così come arrivò quella barca, arrivo utilmente un pittore da Valona che si chiama Michele Greco che, ha lasciato opere importanti che fanno parte di una cultura legata al mondo bizantino ma che sente i pittori del Rinascimento. Per questo, mi è sembrato bello documentare il Molise con un’opera di Michele Greco». Una scelta ad hoc, inserita nella VII edizione di Ricordando Corrado Gizzi, «dagli appunti che ho ricevuto, ho capito che Gizzi è quello della casa di Dante, quindi, quale occasione migliore per ricordare Gizzi e valorizzare Michele Greco». Michele Greco di Valona è un singolare artista di cultura veneta e bizantina che porta la sua opera dall’Albania, «per Salvini questo è un caso emblematico, in cui noi italiani dobbiamo ringraziare gli albanesi di qualcosa che hanno fatto per noi».
Il patrimonio artistico di Guglionesi va tutelato e conservato e, secondo Sgarbi «i luoghi come Guglionesi, sono luoghi particolarmente attrattivi. Mi è arrivato un messaggio da un consigliere comunale che voleva fare un rapimento di Sgarbi per far parlare di Guglionesi. Io sono anche disponibile a farmi rapire ma dovetti darmi tutti i comfort». Bisogna saper comunicare e, soprattutto, conservare il patrimonio. Guglionesi merita di esser visitato come tanti altri luoghi «non farei cose troppo complicate, eviterei i selvaggi, persone sofisticate. Bisogna fare un’analisi, un esame altrimenti vaffanculo e vai a Riccione».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.