Le sue condizioni sono apparse subito gravissime: dopo 9 giorni di ricovero nel reparto di Rianimazione del Cardarelli il cuore di Domenica Marchetti purtroppo ha smesso di battere. La 18enne di Bonefro era rimasta coinvolta nel pauroso incidente avvenuto all’alba di domenica 23 giungo lungo la provinciale 87 nei pressi dello scalo ferroviario di Matrice.
La ragazza stava tornando a casa insieme ad altri 4 coetanei dopo aver trascorso la serata a Campobasso, in festa per il Corpus Domini. L’auto su cui viaggiavano i giovanissimi, intorno alle 5.20, si è schiantata contro un albero. Un impatto violentissimo che ha ridotto l’utilitaria ad un groviglio di lamiere: Domenica era rimasta incastrata all’interno dell’abitacolo riportando gravissime lesioni. Liberata dai Vigili del fuoco era stata immediatamente trasportata in codice rosso al pronto soccorso, poi il trasferimento nel reparto di Rianimazione dove i medici hanno fatto il possibile per salvarle la vita. Le sue condizioni sono però precipitate nelle ultime ore, fino al tragico epilogo.
Attonita la comunità di Bonefro dove la 18enne viveva con i genitori e ed il fratello. Una ragazza sempre allegra e solare, studentessa modello al Liceo Classico Perrotta di Termoli, e molto impegnata nell’associazionismo e nelle attività del suo paese.
«Siamo sconvolti – il commento commosso del sindaco di Bonefro Nicola Montagano – Domenica era una ragazza ben voluta da tutti. Una tragedia che ci ha profondamente colpito, c’è forte scoramento in paese ed esprimiamo vicinanza e cordoglio alla famiglia».
Il sindaco ha inoltre annunciato l’intenzione di proclamare il lutto cittadino per il giorno delle esequie, quando il magistrato restituirà la salma alla famiglia. Sul caso è stato infatti aperto un fascicolo e con molta probabilità verrà disposta l’autopsia. La Procura, che ha affidato le indagini ai Carabinieri di Montagano (giunti sul posto per i rilievi), vuole chiarire a pieno le cause del sinistro. Il conducente, un 19enne di Ripabottini rimasto anche lui lievemente ferito insieme agli altri tre giovani di Bonefro, è accusato di omicidio stradale.
Una tragedia, l’ennesima, sulle strade molisane sempre più spesso teatro di incidenti mortali.

Studentessa modello, l’addio di docenti e dirigenti del Liceo Classico Perrotta

I docenti e il dirigente scolastico del Liceo Classico Perrotta di Termoli hanno espresso il loro cordoglio in una commovente lettera pubblicata sul sito dell’Istituto:
«Ciao, cara Domenica…
In seguito ad un grave incidente è venuta a mancare oggi all’affetto dei suoi genitori e della sua famiglia, come a noi tutti, la cara esistenza di Domenica Marchetti. Aveva solo 18 anni, aveva frequentato con successo la 4A del nostro Liceo Classico nell’anno scolastico che si è appena concluso.
La morte di una ragazza lascia inebetiti, increduli.
Il nostro primo pensiero è per lei, per l’interruzione del suo progetto di vita, poi per il papà e la mamma, per la forza che dovranno trovare per sopravvivere; poi per i fratelli, i parenti, gli amici.
Noi, dirigente, docenti, studenti, collaboratori, personale ATA dell’Istituto Alfano, anche se meno vicini, siamo con loro tutti partecipi, perché l’abbiamo conosciuta a scuola, abbiamo condiviso con lei le circostanze quotidiane del lavoro e della gioia, della curiosità e della spensieratezza, della fatica e della speranza; e perché la morte di un giovane colpisce tutta la comunità, ognuno viene toccato nell’affetto, nel senso di impotenza, nel dolore per il dolore altrui, ed è spinto a riflettere, a interrogarsi, a ricercare un significato nella vita.
La perdita di un figlio è l’inversione dell’ordine naturale delle cose ed è la sofferenza più straziante che possa accadere nella vita di un uomo. Per una comunità educante, ogni ragazzo, ogni giovane in formazione è, prima di qualunque altra considerazione o definizione, un figlio, una figlia di cui prendersi cura, da far crescere, da accompagnare e da ascoltare. Per questo il dolore è grande anche per noi: a scuola noi ascoltiamo i sogni di vite che non vedremo ma che spingiamo al largo, a vele spiegate, verso i mondi sconosciuti del futuro.
Cara Domenica, tu hai, imprevedibilmente e nello sgomento di tutti, attraversato l’orizzonte più lontano in un colpo solo. Più chiaramente e definitivamente, ora, come l’etimologia del tuo nome suggerisce, sei del Signore.
Possa Egli dare, a quanti in questo momento sono straziati dal dolore, la pace che ricercano e a te il compimento di felicità e di bene che ci unisce nella speranza.
Ciao Domenica».

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