Entro settembre 2018 l’intera popolazione studentesca sarò ospitata in scuole sicure. Non solo. A Isernia nascerà un polo letteralmente ‘innovativo’, grazie all’ok arrivato dal ministero dell’Istruzione al progetto presentato dal Comune qualche mese fa, nell’ambito di un bando destinato alle classi dell’infanzia. L’idea dell’amministrazione isernina, sottoposta ai funzionari del dicastero, è stata l’unica in Molise a risultare destinataria di un cospicuo finanziamento pubblico. In città arriverà un milione e mezzo di euro e questi soldi verranno utilizzati per realizzare una scuola nuova di zecca in località Tremolicci, nei pressi del terminal della sosta lunga dei bus.
È stato il sindaco Giacomo d’Apollonio a fornire i dettagli del piano redatto dalla sua ‘squadra’ di Governo per mettere fine all’emergenza sicurezza. Un problema che sta affrontando sin dal primo giorno di mandato e che, negli ultimi tempi, sembra essersi riacutizzato a causa delle rimostranze dei genitori e dei docenti della media Giovanni XXIII. Una loro rappresentanza era presente ieri mattina a Palazzo San Francesco, nella sala Raucci, lì dove era stato indetto un incontro con i giornalisti, proprio per spiegare le novità relative alle scuole.
Oltre al polo innovativo, la notizia più importante è relativa all’intenzione del sindaco di allestire a Isernia due grandi nuclei scolastici, che ospiteranno la totalità degli studenti di infanzia, elementari e medie.
Con l’Andrea d’Isernia destinata al nuovo polo San Leucio, è probabile che la Giovanni XXIII sarà spostata a San Lazzaro. In tal modo entrambe le scuole medie della città saranno sistemate in edifici sicuri. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di realizzare a Isernia due soli poli scolastici (a San Lazzaro e San Leucio), fatta eccezione per la San Pietro Celestino che tornerà, dopo la demolizione e la riedificazione del vecchio stabile, nel centro storico della città.
«Per quanto riguarda la scuola, la sicurezza è sempre il nostro primo obiettivo – ha esordito il sindaco d’Apollonio -. Il Comune tempo fa avanzò una manifestazione di interesse per aderire al bando del MIUR destinato ai ‘Poli dell’Infanzia Innovativi’. Ne è seguito un progetto che abbiamo chiamato ‘La scuola che vorrei’, per un importo di circa 1 milione e 350mila euro, di cui 268mila a carico del nostro ente. Si tratta di una sede per la scuola dell’infanzia destinata a occupare l’area dell’attuale terminal di Tremolicci, per circa 1000 mq, capace di accogliere almeno 160 bambini. Per il resto andremo nella direzione dei due poli.
Abbiamo due istituti comprensivi ed è bene che ognuno gestisca la propria zona, anche dal punto di vista dell’efficienza della risposta didattica. Vedremo se riusciremo a realizzare questo progetto già nel prossimo anno o se saranno necessari tempi più lunghi. Naturalmente sono decisioni che adotteremo di concerto con le istituzioni scolastiche. Vogliamo che entro l’inizio del prossimo anno scolastico tutte le nostre strutture diano garanzie di sicurezza e di tranquillità, agli alunni, ai loro genitori, ai docenti e, perché no, anche agli amministratori Valuteremo tutte possibilità che le strutture presenti sul territorio comunale offrono».
Alla conferenza stampa di ieri mattina hanno partecipato anche l’assessora all’Istruzione Sonia De Toma e il vicesindaco Cesare Pietrangelo.
«Secondo il bando del MIUR – ha dichiarato l’assessora De Toma – i poli scolastici devono essere innovativi dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico e dell’efficienza energetica, ma, per quanto ci riguarda, il nostro Polo Innovativo lo sarà innanzitutto per la sicurezza strutturale e antisismica. Stiamo operando non solo in questa direzione, bensì in via più generale per cercare di dare risposte concrete per ciò che riguarda l’intero patrimonio edilizio scolastico comunale».
«La nostra idea – ha affermato il vicesindaco Pietrangelo – è di realizzare due poli: uno a San Leucio, l’altro a San Lazzaro, dove saranno sistemate quasi tutte le scuole, ad eccezione della San Pietro Celestino, che verrà ricostruita nella sua vecchia sede, a beneficio del centro storico. In questi mesi non abbiamo tralasciando alcuna occasione per ottenere fondi utili ad attuare le nostra linee programmatiche.
Il Polo Innovativo per l’Infanzia è solo un esempio, ma già altri bandi sono al nostro vaglio e ci consentiranno, speriamo, di ottenere ulteriori e significativi finanziamenti».
Red. Is.

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