Centinaia e centinaia le fotocopie delle schede elettorali raccolte. La protesta stavolta non era (solo) contro l’inquinamento bensì contro la classe politica «regionale e locale» che, come ha sottolineato a gran voce Raffaele Siano, «in questo anno non ha fatto nulla per combattere il problema, nessun risultato concreto è stato prodotto». Unico a salvarsi dagli strali dell’organizzatore della manifestazione «Ora basta» un anno dopo è stato il prefetto di Isernia Fernando Guida al quale nei prossimi giorni saranno consegnate le copie delle schede raccolte ieri e di quelle che saranno raccolte nelle prossime ore, in quanto molti hanno trovato difficoltà a produrle considerato che si trattava di un giorno festivo. Ma più che delle molte schede raccolte, il dato importante è che a Venafro c’è ancora uno zoccolo duro di cittadini che non si arrende e che, nonostante le pressioni della vigilia, si è presentato in piazza Cimorelli e ha consegnato il proprio titolo elettorale, manifestando completa sfiducia nell’intera classe politica attuale.
Le critiche di Siano – che a scanso di equivoci nei giorni scorsi ha puntualizzato che non accetterà candidature – sono state rivolte anche contro il consigliere regionale Michele Petraroia che «solo ora si è ricordato di presentare una interrogazione all’Arpa. Poteva farlo prima, oggi almeno per me non ha senso e aggiungo che se la poteva risparmiare».
Sia come sia, va comunque rimarcato come nell’ultimo anno Petraroia risulti l’unico (a parte le dichiarazioni di “intenti”) in tutto il Consiglio regionale (dove siedono non solo il governatore Paolo Frattura o gli assessori del Pd o i consiglieri di Pd, centrosinistra e centro ma anche centrodestra e Movimento 5 Stelle) ad aver prodotto un atto ufficiale e dirompente come una interrogazione. Peccato solo sia arrivato a ridosso delle elezioni.
Al termine delle due ore non di manifestazione o corteo ma di appuntamento per la raccolta delle fotocopie in cui centinaia di persone hanno consegnato e firmato la copia e sono andate via, il promotore di «Ora basta» ha simbolicamente incendiato la propria scheda.
In piazza, nonostante la protesta fosse soprattutto contro la politica, si sono presentati comunque anche degli amministratori comunali, nello specifico: la presidente del Consiglio comunale di Venafro Stefania Di Clemente ed il sindaco di Conca Casale Luciano Bucci.
Massiccio lo spiegamento di forze dell’ordine che, forse, si aspettavano il ripetersi della manifestazione dello scorso quando scesero in strada in marcia ben 5mila persone. Ma stavolta l’iniziativa era diversa, aveva un altro senso come ha spiegato bene Siano che, nel suo discorso finale, non ha disdegnato stilettate contro le «persone meschine» che per «paura» ieri non si sono fatte vedere.
Prima di abbandonare la piazza, l’organizzatore di «Ora basta» ha ricordato i punti ai quali nemmeno a seguito di una petizione delle Mamme per la salute e sottoscritta da 5.200 personedi tutta la Valle da un anno nessuno dà risposte, ovvero: studio epidemiologico, potenziamento centraline di monitoraggio, Registro tumori, Piano urbano mobilità e risultati ufficiali delle analisi sulle ceneri sequestrate.

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