È una storia, a quanto pare, che si trascina avanti da anni senza soluzione di continuità. Riguarda un presunto caso di mobbing al Comune di Venafro. A Palazzo Cimorelli è stato notificato il ricorso presentato da una ex dipendente comunale che ha presentato istanza al tribunale di Isernia, sezione Lavoro «per chiedere l’accertamento e riconoscimento danni da mobbing; accertamento e riconoscimento danni da demansionamento; risarcimento danni a seguito di illegittima condotta datoriale; mancato riconoscimento della retribuzione di risultato e sua corresponsione; richiesta di risarcimento danni ex articolo 1218 Codice civile per inadempimento contrattuale; indebito arricchimento del Comune di Venafro». Accuse pesantissime dalle quali il Comune di Venafro è costretto a difendersi in un’aula di tribunale.
L’amministrazione comunale resisterà in giudizio affidandosi all’avvocatessa Lucia Pesaturo. L’ufficio Avvocatura di Palazzo Cimorelli ha comunicato al sindaco Sorbo «di non potersi occupare della relativa costituzione in giudizio per le molteplici incombenze in scadenza e concomitanti relative ad incarichi assunti antecedentemente e per quelli ulteriori assunti recentemente, chiedendo, pertanto, di essere esonerata dall’affidamento del relativo incarico».
Per l’incarico all’avvocatessa Lucia Pesaturo, la spesa complessiva sarà di 6.803,00 euro.
M. F.

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