VENEZIA 76 CALA IL SIPARIO

Si è chiusa la settantaseiesima Mostra d’arte cinematografica La Biennale di Venezia e si è conclusa con il colpo che forse tutti si aspettavano. Joker, diretto da Todd Philipps, ha vinto il Leone D’oro al miglior film di questa mostra 2019. L’esito non era per nulla scontato; in un festival nel quale giungono da ogni parte del mondo decine di film, spaziati poi nelle varie sezioni del festival, nessuno avrebbe mai puntato un soldo su un film dedicato ad un personaggio dei fumetti. Tutte le premesse sono state invertite quando si facevano strada nella kermesse le voci secondo cui Phillips aveva creato un nuovo genere di cinecomic. Un film che poco aveva a che fare con i film dei Marvel Studios o della DC Comics (alla quale appartengono i diritti del personaggio) ma che annunciava un nuovo modus operandi per concepire un film dedicato ad un supereroe (in questo un antieroe). Le frasi che si scambiavano opinionisti, giornalisti o semplici partecipanti della Mostra, che hanno avuto la fortuna di vederlo in anteprima assoluta, narravano quindi di un Joker perfetto in ogni parte portato sullo schermo grazie al volto di Joaquin Phoenix. un’ovazione ha accolto il lungometraggio al termine della proiezione in Sala Grande che ha completamente sbaragliato la concorrenza.

JOAQUIN PHOENIX MAGISTRALE

Gran parte del merito del successo di questo nuovo Joker, va data all’attore che ne ha impersonato le fattezze. Quel Joaquin Phoenix che abbiamo tutti ammirato come villain ne Il gladiatore di Ridley Scott che gli ha anche fruttato la prima nomination agli Oscar (su tre totali) e che ha impressionato la platea presente alla proiezione. Basta guardare le immagini del trailer per capire l’impegno, ma anche la difficoltà, dell’americano nell’indossare i panni del clown più temuto del cinema. Phoenix è vistosamente dimagrito (in conferenza stampa ha annunciato di aver perso circa 15 chili per interpretare il personaggio) e la sua risata è particolarmente inquietante. Essa è uno dei tratti principali del super criminale di Gotham City e l’attore del gladiatore ha ammesso di averci lavorato molto basandosi su risate di persone ricoverate in manicomi e ospedali psichiatrici. Prima dello statunitense, Joker era stato interpretato da Jack Nicholson (sotto la regia di Tim Burton), doppiato da Mark Hamill in numerosi videogiochi e ancora sotto le spoglie del compianto Heath Ledger (diretto da Christopher Nolan) e di Jared Leto (in Suicide Squad di David Ayer). Tra questi, quello recitato dall’australiano Ledger e costruito dal regista britannico era stato quello che più aveva colpito il pubblico. Merito della splendida interpretazione di Ledger. Nonostante Joaquin Phoenix ha conquistato il plauso della critica per questo ruolo, ha dovuto cedere la Coppa Volpi al Miglior attore protagonista a Luca Marinelli, vincitore grazie al personaggio di Martin Eden. Ma l’appuntamento è solo rimandato ai Premi Oscar dove, secondo anche il commento del direttore della Mostra di Venezia, Alberto Barbera, Joker potrebbe proseguire la sua camminata trionfale iniziata al Lido.

RIVOLUZIONE

Perché rivoluzione? Perché costantemente il cinema dei fumetti, se così lo vogliamo definire, ha visto grandi budget spesi per film che rare volte hanno incantato la critica. Sembra abbastanza strano che, dove non sono arrivati Iron Man, Captain America ma anche Aquaman, sia giunto Joker. Eppure Todd Phillips è riuscito a trasformare in capolavoro un genere di cinema che spesso è stato denigrato dalle platee mondiali. La costruzione di una storia originale (non consona ai fumetti o a storie precedentemente riportate sul maxi schermo), la scelta di un attore istrionico e poliedrico come Phoenix e la sceneggiatura (scritta dal regista e Scott Silver) che racconta la nascita di uno degli antieroi più amati della storia, hanno consentito a questo film di optare una vera e propria rivoluzione nell’ambito del cinema dei fumetti. Ci si aspetta che anche i Marvel Studios tenteranno di creare un progetto simile per stare al passo coi tempi. La DC, che ha sì sponsorizzato e prodotto il film ma dal quale si è tenuta a margine, ha lanciato però un segnale forte che già si era intravisto con l’ultimo lungometraggio della compagnia dedicato al personaggio marino Aquaman. Joker apre nuove frontiere sotto questo aspetto e potrebbe veramente significare l’inizio di una nuova era per i supereroi (così come per i cattivi).

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