Risolta l’emergenza ortopedia, i grattacapi per l’Asrem si chiamano Ginecologia, Pediatria e Pronto soccorso.
Proprio i reparti nevralgici, quelli dell’emergenza, soffrono in questo momento di una «gravissima criticità di personale medico» e quindi i responsabili dei Pronto soccorso di Campobasso, Isernia, Termoli e Agnone hanno «grosse difficoltà a garantire una corretta turnazione». Così hanno reso noto all’azienda i direttori delle quattro unità.
L’estate infernale della sanità molisana potrebbe aprirsi – è un rischio molto concreto che la direzione di via Petrella non ha mai nascosto – con una riorganizzazione dei servizi sul territorio. Tradotto, vuol dire che qualche reparto potrebbe a breve chiudere o vedere ridotta la propria attività seppure in via temporanea. Dal 7 luglio, la data circolata nelle indiscrezioni è questa, potrebbe essere disattivato il punto nascita di Termoli, da inizio mese invece il Pronto soccorso di Agnone potrebbe funzionare h12. Anche le tre unità di Pediatria – di Cardarelli, San Timoteo e Veneziale – sono in grande sofferenza.
Al momento siamo ancora nel campo delle ipotesi. Da via Petrella confermano solo la gravissima carenza di medici e la disperata ricerca che in queste ore sta proseguendo senza sosta per evitare decisioni che seppure momentanee sarebbero drastiche.
I reparti sono in bilico, non è detto però che la situazione possa evolvere in positivo seppure oltre il novantesimo, per usare una metafora calcistica. Le somme saranno tirate probabilmente a inizio settimana, perché stanno cominciando i turni di ferie e l’inizio di luglio potrebbe essere spartiacque.
Venerdì l’azienda sanitaria ha pubblicato l’ennesimo avviso per incarichi libero professionali: sono sette e destinati a specialisti in Medicina e chirurgia d’emergenza. Tre giorni fa, invece, l’avviso destinato a quattro pediatri. Chissà che non accada il miracolo.
Intanto, sempre l’Asrem ha rettificato il bando per le postazioni del 118. Quattro associazioni che hanno partecipato a quello scaduto il 13 giugno hanno segnalato osservazioni alle previsioni sui rimborsi per i volontari. Dieci euro al giorno e 150 al mese: questo il massimo stabilito dal Codice del Terzo settore. Ma lo stesso Codice consente di andare oltre questo limite quando le spese sostenute per l’attività prestata sono debitamente documentate. La rettifica ha quindi portato a un rimborso per i volontari di 22,26 euro al massimo per turno oltre all’eventuale biglietto del trasporto pubblico o un quinto del costo della benzina per recarsi dalla propria abitazione alla sede del 118. La delibera stabilisce quindi la riapertura dei termini della selezione.
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