Per donne e giovani in Italia e in Molise è più difficile trovare lavoro e mantenerlo. Delle opportunità per favorire l’occupazione femminile si è discussa nella prima delle due Agorà organizzate dalla capogruppo del Pd in Consiglio regionale Micaela Fanelli per rendere concreto il significato del 1 Maggio.
In Molise, ha puntato il dito Fanelli, non ci sono vere politiche tese a favorire la parità di genere, «con la Regione assente, distratta, lontana, incapace di vere politiche di riequilibrio, che negli ultimi quattro anni hanno vieppiù aumentato il gap tra uomini, donne, giovani, sistema lavorativo e produttivo».
L’obiettivo dell’incontro era mettere a conoscenza «i molisani degli importanti interventi legislativi in favore delle donne che il governo nazionale, grazie all’azione parlamentare del Partito democratico, sta mettendo in campo, soprattutto per il Mezzogiorno. Interventi concreti, quale quello del bando per l’imprenditoria femminile, che favorisce la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Una misura che dispone di una dotazione finanziaria complessiva di circa 200 milioni di euro».
Dopo i saluti di Manuela Vigilante, portavoce regionale della Conferenza Donne Dem, della vicesegretaria del Pd Molise Giovanna Viola e della consigliera Pd dal Comune di Campobasso Bibiana Chierchia, Fabrizio Nocera ha relazionato sulla situazione demo-economica in Molise, mettendo in evidenza i drammatici dati che caratterizzano l’occupazione femminile. A Seguire, Maria Ludovica Agrò, del Comitato Scientifico “Stati Generali delle donne” ha illustrato il bando che sostiene le “imprese rosa” di qualsiasi dimensione, già costituite o di nuova costituzione e che si rivolge a quattro tipologie di imprese femminili: cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne socie, le società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi di donne, imprese individuali con titolare donna e lavoratrici autonome con partita Iva.
A seguire, l’intervento e la testimonianza di Nella Rescigno, imprenditrice che ha scelto di fare impresa in Molise, quindi le riflessioni di Maricetta Chimisso, segretaria Circolo Pd Termoli, Marta D’Alessandro, presidente della Società Servizi Cgil Molise, Marilena Salvia della Uil, della consigliera regionale M5S Patrizia Manzo e del capogruppo Andrea Greco.
«Per una donna è molto più difficile accedere ai finanziamenti e al credito. Per questo come Pd – ha in concluso Cecilia D’Elia, portavoce nazionale della Conferenza Donne Dem – abbiamo voluto una legge specifica, inserendo nel bilancio dello scorso governo e nel Pnrr i fondi necessari. Credo che soprattutto nel Mezzogiorno, la leva dell’imprenditoria femminile può essere utile a costruire nuova occupazione. Non solo il finanziamento, ma anche il tutoraggio e la cultura d’impresa femminile e a sostenere il protagonismo delle donne».

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