Il passaggio del testimone fra una generazione e l’altra in agricoltura rappresenta non solo un dato confortante per l’economia locale ma anche un presidio importante contro lo spopolamento delle aree interne. Mai come oggi, però, continuare a lavorare o aprire un’attività nel settore primario è una bella ‘impresa’. Il caro prezzi di materie prime e carburante, il conseguente aumento dei prodotti non ricompensato dai consumi perché i salari sono al contrario ‘inchiodati’: coltivatori e allevatori sono gli eroi di questo primo scorcio del Terzo millennio.
Per aiutare il rinnovamento del comparto, l’assessorato guidato da Nicola Cavaliere ha pubblicato sul sito della Regione Molise il bando 6.1 – 4.1. Si tratta del cosiddetto “Pacchetto Giovani”.
L’intervento, finanziato con le risorse aggiuntive ottenute dall’estensione del Psr 2014-2020 al 2022, ricopre un’importanza strategica e fondamentale, sottolineano da via Vico.
«Il bando ha già contribuito – spiega poi l’assessore Cavaliere – alla nascita negli scorsi anni di nuove realtà imprenditoriali locali e al ringiovamento di quelle già esistenti, gettando le basi per una fase nuova che vede la nostra agricoltura più competitiva, all’avanguardia e in grado di affrontare le sfide più complicate del presente e del futuro».
La nuova edizione della misura, aggiunge Cavaliere, «giunge tra l’altro in un momento delicato, obiettivamente difficile per il settore. Oggi come non mai abbiamo infatti bisogno del coraggio, della competenza e dell’entusiasmo delle nuove generazioni in agricoltura. Ma il ‘Pacchetto giovani’ ha una valenza enorme – conclude l’assessore – anche dal punto di vista sociale e culturale, perché misure come queste, offrendo opportunità reali e solide ai nostri ragazzi, rappresentano una risposta davvero efficace allo spopolamento delle aree interne».
Le domande vanno presentate entro e non oltre il 30 ottobre 2022.

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